Rinasce l’FC Chievo 1929 di Sergio Pellissier, dopo che è arrivato il via libera per l’affiliazione alla FIGC. Pellissier, storica figura del Chievo Verona – maglia con cui in carriera ha ha segnato 139 reti in 517 presenze -, in un’intervista concessa a L’Arena ha spiegato le ragioni delle sue azioni.
LA RINASCITA DEL FC CHIEVO 1929
«Non mollo niente. Non è finita qui. Io ci provo, per il Chievo non posso arrendermi davanti alle prime difficoltà. Di tempo ne avevamo davvero poco per provare ad entrare subito. Ho cercato di lavorare in emergenza: contatti, solidità, sponsor, imprenditori, compagni di viaggio. Non ci sono riuscito oggi. Ma domani è un altro giorno»
«Va creata una struttura organizzativa e magari la possibilità di partire anche subito dai giovani. Sto sondando il terreno. L’idea è di far prendere vita alla società per poi strutturarmi nel corso di questo anno»
E sulla categoria di partenza Pellissier ha affermato: «Terza, seconda categoria. O dove sarà possibile. Magari trovando anche la possibilità di avvicinarmi ad altre realtà già esistenti. Iniziare dalla serie D sarebbe stato il top. Un passo sotto il professionismo, per provare poi a fare subito un balzo in avanti»
«Sono venuti a mancare i presupposti per entrare in corsa adesso perché mancava sostanzialmente la base economica. Ma la mancanza di tempo ha avuto un ruolo altrettanto importante. Penso di averlo detto da subito: non posso arrendermi all’idea che una parte di me finisca chissà dove, cancellata. Poi, certo: non voglio regalare e regalarmi illusioni. Non sono qui per fare brutte figure. Vado in fondo, se davvero si può andare fino in fondo. Ma questo non è certo il momento di dire: beh, è finita e così sia. Se ami qualcosa o qualcuno, dai tutto»
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