Esordisce così il “Messaggero” di Latina mettendo in evidenza la grande prestazione dei neroazzurri sfoderata contro il Palermo, nonostante l’inferiorità numerica che ne ha condizionato poi il risultato finale.
Due rigori, due cambi obbligati, e un avversario di caratura superiore.
La sconfitta del Latina ha queste attenuanti, ma il Latina fa sudare le proverbiali sette camicie al Palermo, che viene più volte impensierito e messo in difficoltà.
E’ infatti il Latina aggressivo ad inizio gara: Peretti salva tutto all’inizio su Carletti, al momento del tiro. I rosanero sembrano più determinati, ma sono gli avversari che gestiscono la gara, fino a quando questa non cambia radicalmente con l’episodio del rigore e dell’espulsione al 31′.
Di Donato corre ai ripari, e quando si riorganizza a farsi male è Esposito. La ripresa inizia con gli stessi 21 che hanno lasciato il campo nel primo tempo e comincia una sfida personale tra Brunori e Alonzi, vinta dal portiere pontino.
Di Donato cerca di dar nuova linfa alla squadra con tre cambi: decisivo l’ingresso di Jefferson e Sane, che metteranno in seria difficoltà il Palermo e che per poco non agguanteranno il pareggio. Jefferson troverà il palo, su Sane è bravo Pelagotti a dir di no.
E’ Soleri a cambiar la gara per il Palermo, e i rosanero volano in contropiede dove troveranno un altro penalty sull’ingenuità di De Santis. Sarà così il nuovo entrato Soleri a chiudere il match.
I nerazzurri all’esordio al Barbera non hanno sfigurato.
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