Palermo, traballa ma non molla. Nonostante tutto la difesa regge
Serie C. Sbavature e un po’ di fortuna: così il Latina è rimasto a secco.
Peretti e Doda soluzioni d’emergenza, la porta inviolata è anche merito di Pelagotti.
Reparto giovane. Due 21enni in campo, attesi i rientri di Accardi e Marconi più l’eventuale
ultimo acquisto.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina mette in evidenza come il campionato del Palermo sia cominciato sulla falsariga degli scorsi play-off: una difesa che non rappresenta l’emblema della solidità, ma la casella gol subiti rimane comunque ferma sullo zero.
Uno dei punti di forza della squadra di Filippi, negli spareggi promozione, con l’unico gol subito in quattro partite e che sembra confermarsi anche all’inizio di stagione.
Certo la fortuna ha giocato a favore dei rosanero, ma vi è da considerare un reparto pieno di giovani e dar loro fiducia. I nati dal 2000 in poi abbondano nel reparto arretrato e anche gli errori fanno maturare.
Il terzetto che ha blindato la difesa negli scorsi play-off vuol dimostrare di mantener alto il livello (aspettando il ritorno di Accardi) e scontato ora il turno di squalifica di Marconi.
Contro il Latina, Filippi non ha avuto molte alternative, eppure ha deciso per Doda come centrale mancino, insieme a Peretti, sul centro-destra. Due 21enni chiamati a tener d’occhio la difesa e a far ripartire la manovra rosanero, palla a terra.
Proprio in un situazione del genere è arrivato l’errore di Peretti con il palo che ha graziato il Palermo.
Discorso simile per Doda, con l’attenuante di non aver mai giocato da centrale in una difesa a tre.
A mettere una pezza dove i difensori non hanno potuto, è arrivato Pelagotti.
Il portiere ha così risposto sin da subito, ai dubbi e al duello che lo vedrà in competizione con Massolo.
Tanti gli interventi, dal destro a giro su Tessiore, che ha provato a sorprenderlo fuori dai pali, sino al sospiro di sollievo sul palo di Jefferson, alla gran parata in tuffo sul tentativo di Sane.
La prima al Barbera non terminava poi con ospiti a secco dal 2017 in B: l’Avellino ne fece due lo scorso anno, così come il San Tommaso in D, il vecchio Palermo ne prese altre due in casa contro la Cremonese poi prima del fallimento nel 2018.
La difesa di Filippi, stando ai numeri, regge. Anche alla luce di qualche tentennamento, figlio della ricerca di zone di campo pericolose, e di un tipo di gioco che cerca di aprire spazi in avanti.
Forse potrà esser fortuna, ma anche un pizzico di consapevolezza di avere una solidità importante in difesa, anche al netto di imperfezioni. In attesa del ritorno di Accardi e Marconi e aspettando le ultime ore di calciomercato, senza mancare di sottolineare che la porta è rimasta inviolato, e un migliore inizio non poteva esserci.
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