Taranto, il giudizio resta sospeso: sabato la sfida al Palermo

Dopo due turni la squadra di Laterza è ancora in fase di rodaggio.

Ora il big match con i rosanero. 

Titola così il “Quotidiano di Puglia” per presentare la prossima sfida che attende il Taranto, che nelle prime uscite di campionato, è apparso difficile da giudicare, in un’analisi che deve prescindere dal risultato ottenuto.

Una fase che richiede tempo e ulteriori test sul campo: si è notata una sorta di timidezza del Taranto rispetto a questa nuova dimensione, evidente sul fronte emotivo in cui è valida la solita e vecchia legge della “difesa e contropiede“.

Una squadra che soffre e sa soffrire in attesa della crescita di partita in partita.

Oppure nel corso della partita stessa, come avvenuto contro il Campobasso, favorita da un episodio.

Chiorra con due interventi ha evitato il peggio, mentre la squadra ha aspetto momenti propizi per attaccare, arrivati poi dopo l’espulsione di Fabriani. A quel punto le linee si sono alzate e con essi l’attenzione. Un Taranto che avrebbe anche potuto raddoppiare, ma che non ha avuto forza e geometrie per farlo.

Ed è per questo che seguendo l’assunto di prima, gli ultimi dieci minuti di gara, il Taranto si è nuovamente abbassato, per difendere una vittoria di importanza capitale.

E quindi il Taranto può esser considerata squadra, se si guarda alla consapevolezza dei propri mezzi, ma c’è da lavorare sul piano tattico, secondo quanto riportato dal quotidiano, che fa un’analisi di ciò che manca alla squadra (esterno offensivo e un centrocampista).

Tra elementi da collaudare e giocatori spaesati, e una manovra ancora da perfezionare, il Taranto può ancora migliorare, ma forse manca un vero regista che faccia da collante tra attacco e centrocampo.

Ma forse occorrerà invece pazienza, per una rosa che va rodata, nuova per ben 19 elementi. E sabato arriva il Palermo, la preparazione è cominciata per un avversario che è considerato uno dei candidati alla vittoria finale insieme al Bari.

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