Contro il Francavilla l’esordio interno dopo l’indisponibilità dell’impianto.
I tifosi organizzati assenti per protesta contro il Green Pass.
L’articolo di Fabrizio Berté su Repubblica evidenzia il ritorno sugli spalti dei tifosi giallorossi, fondamentale anche dalle parole di Sasà Sullo che ha dichiarato infatti:
“Finalmente giocheremo in casa, per la prima volta, dopo cinque trasferte consecutive. I ragazzi hanno bisogno di sentire il calore dei nostri tifosi. Tornare al “Franco Scoglio”, con il pubblico, è fondamentale, per la squadra, e per l’immagine della nostra città“.
La sfida di domani alle 14.30 contro la V.Francavilla porta alla mente i ricordi più belli tra le mura amiche. L’ultima sfida tra i professionisti risale al 2017: i giallorossi, allora guidati da Cristiano Lucarelli, si imposero sul Cosenza con il risultato di 2 a 1. A segnare fu proprio Milinkovic, che a Messina è tornato un mese fa, per riprendere in mano il suo personale riscatto.
La prevendita va a gonfie vele, tanta è la voglia di tifare: sono già più di 300 i biglietti venduti, e sono previsti almeno mille tifosi sugli spalti.
Nota forse stonata di un pomeriggio che poteva esser ancora più ricco di tifosi, i vari gruppi organizzati che per protesta decideranno di disertare la Curva Sud, per manifestar contro il Green Pass. Questo di certo non frena un entusiasmo palpabile nonostante l’inizio dei peloritani non sia stato dei migliori (due pareggi con Paganese e Palermo, la sconfitta con il Monopoli e l’eliminazione in Coppa Italia per mano del Foggia) .
L’allenatore Sullo è convinto che sia questo il match di svolta: “Dobbiamo ancora crescere – ha sottolineato il tecnico nel dopo gara di Foggia – perché ancora non siamo una squadra. Non basta giocare, bisogna portare dalla propria parte gli episodi. Ancora non riusciamo ad affrontare con forza e carattere le situazioni negative. A dimostrazione di ciò, il fatto che siamo usciti dalla partita per un quarto d’ora dopo aver subito l’uno-due avversario. E questo non va assolutamente bene. Perché già un pericoloso blackout si era verificati contro Paganese e Palermo. E anche in quelle occasioni abbiamo perso punti importanti”.
Ma l’allenatore guarda avanti: “Di positivo, però, c’è che stiamo iniziando ad avere
un’identità – ha concluso – Tornare a casa nostra sarà bellissimo. Lo stadio non è casa mia, perché questo non è il Messina di Sullo. Ma è la casa del Messina. E dobbiamo ripartire da questo. Dalla città e dai nostri tifosi“.
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