Filippi: “Modulo unica certezza. Involuzione? Cerco di darmi una spiegazione”

Filippi ha chiuso la conferenza stampa parlando un po’ dei singoli calciatori e cercando di spiegare perchè la squadra ha perso tutte le certezze dello scorso anno. Ecco le dichiarazioni del tecnico:

“Luperini trequartista un errore”

“Luperini trequartista? Può essere vero che ha snaturato la squadra. Guardando il lavoro settimanale pensavo che quella soluzione potesse dare risultati, ora i dati dicono diversante. Sarà nostro compito trovare alternative per avere una formazione il più possibile naturale. Non credo però abbia fatto male. Non è Silipo o Floriano in quanto a giocate ma dà fisicità e inserimento. Anche sui piazzati contro dà una importante mano. Dipende tutto dagli avversari. Non sempre si può giocare in una certa maniera, soprattutto avendo una rosa ampia e qualitativamente ricca”.

“Silipo può darci una grossa mano”

“Dall’Oglio può fare entrambi i ruoli: in mezzo al campo dà diverse soluzioni in fase di impostazione, ma ha qualità anche sulla trequarti. Odjer sta benissimo. È un professionista e si allena a 1000. È un titolare aggiunto e sono sicuro che troverà molto spazio nella stagione. Silipo sta facendo bene, crea squilibri agli avversari. Sappiamo che può darci una grossa mano”.

“Modulo l’unica certezza”

“Il modulo è l’unica certezza che abbiamo. I numeri ci danno ragione. Se i numeri mi dessero torto andrei a rinfoltire la mediana, ma non è così. Non toglierò certezze ai miei. Siamo quelli che subiamo meno tiri in tutto il campionato. Andiamo ad analizzare tutti i numeri e stiamo bene così. Insisteremo su ciò che sappiamo fare“.

“Involuzione? Cerco di spiegarmelo”

“Involuzione? Ho cercato di darmi una spiegazione. Stiamo trovando delle incertezze nel proporre le cose dove eravamo bravi. Automatismi che erano collaudati. Non vorrei sia subentrato un pizzico di paura. Non deve assolutamente esistere. I ragazzi si allenano a ritmi alti. Durante gli allenamenti è un piacere vederli, tutti e 24, facendo giocate semplici. È quello che ho chiesto loro: giocare senza inibizione e fare quello che sanno fare. Sono bravi e lo hanno dimostrato. I giocatori arrivati ques’estate hanno dato una grossa mano dentro e fuori dal campo. Dobbiamo ripartire dalle nostre certezze”.