Piero Braglia resterà alla guida dell’Avellino. Sulla panchina dei biancoverdi, in base alle ultime indiscrezioni, non arriverà né Vincenzo Vivarini né Roberto Boscaglia. I due nomi erano saltati agli onori di cronaca dopo la sconfitta contro il neo-promosso Monterosi, che aveva acceso gli animi della dirigenza. A distanza di qualche ora, tuttavia, è arrivato il dietrofront. Il motivo non è stato platealmente rivelato, ma tra indizi e punti interrogativi è possibile forse comprendere cosa sia accaduto.
Braglia e l’Avellino, la rottura: cosa è accaduto
La rottura tra l’Avellino ed il tecnico Piero Braglia sembrava nettissima dopo il ko contro il Monterosi. Il presidente Angelo Antonio D’Agostino, già al triplice fischio, aveva manifestato l’intenzione di mettere in atto una rivoluzione. “Le cose non vanno bene. Stiamo pensando di fare un cambio di allenatore. Spero che tra oggi e domani riusciremo a trovare una soluzione definitiva”, aveva detto senza mezzi termini. È così che erano stati avviati alcuni contatti.
I biancoverdi sembrerebbero avere ricevuto anche l’ok da parte di Vincenzo Vivarini, ma probabilmente un accordo vero e proprio – in termini economici e organizzativi – non è mai stato raggiunto. Poi l’ipotesi Roberto Boscaglia. L’allenatore, ai box dalla fine dell’avventura con il Palermo, sembrava essere in pole. Anche in questo caso, tuttavia, i problemi non mancavano, in primis quelli legati alla situazione contrattuale del tecnico, che ha ancora in essere il contratto con i rosanero. Il tutto, ad ogni modo, si è concluso con un nulla di fatto.
Il dietrofront
Nelle scorse ore, tuttavia, è arrivato l’inaspettato dietrofront. Né Vincenzo Vivarini né Roberto Boscaglia saranno allenatori dell’Avellino. In panchina resterà il discusso e criticato Piero Braglia. Perché? Una spiegazione è stata data in conferenza stampa dal direttore sportivo Salvatore Di Somma. “Alcuni calciatori sono venuti in sede a parlare con il presidente. Loro sono legati all’allenatore, soprattutto chi c’era l’anno scorso. Si sentono responsabili del momento, ci hanno chiesto di tenere Braglia, perché sono convinti che ci sarà una svolta. Ma non hanno deciso niente, le decisioni le ha prese la società. Braglia è consapevole di aver commesso qualche errore, li facciamo tutti e ci confortiamo a vicenda. Ma è anche consapevole di poter dare una svolta a questa stagione. La scelta di confermare Braglia è condivisa“. Queste le parole del dirigente in base a quanto riportato da TuttoAvellino.
Il dubbio che la società non abbia trovato in così poco tempo un vero e proprio accordo con uno dei due candidati in prima linea per le sorti della panchina dell’Avellino resta. Chissà, ad ogni modo, che in un futuro recente Roberto Boscaglia non possa tornare in pole per sostituire Piero Braglia. Il Palermo attende alla finestra.
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