I corallini, tifosi della Turris, sono pronti a sfidare i rosanero e riempire il Liguori, ma scopriamo meglio chi sono. Torre del Greco è storicamente nota per una produzione particolare: quella del corallo. La fama, internazionale, è legata alla lavorazione non solo dei coralli ma anche dei cammei e delle madre perle. Da questa antica tradizione nasce anche il nome dei supporters campani.
Il termine “coralline”, infatti, era usato per indicare le barche che uscivano in mare per la pesca dei coralli. Da questa parola deriva “corallini”, il nome che contraddistingue ormai gli ultras della squadra campana e i giocatori stessi. Se si pensa ai colori della società, anche il rosso che lo caratterizza si avvicina in parte alla colorazione del corallo.
La sfida di domenica, dunque, sarà anche una sfida di colori: corallo, rosa e nero. La storia del Palermo è, infatti, da sempre legata ai suoi colori, facendone un “marchio di fabbrica”. Ora ci si troverà a scontrarsi con una società, e una tifoseria, che sono legate allo stesso modo alla propria storia, alle origini e cultura del territorio.
Gli spalti pieni, ci si augura da entrambe le parti, potrebbero dare un tocco di magia ad una partita che si prospetta importante e carica per entrambe le squadre. L’aumento della capienza al 75% porterà dopo tempo un’idea del tifo organizzato pre-pandemia. Con il nuovo decreto legge decade, infatti, il distanziamento imposto fino ad ora, e ci sia avvicina sempre più alla capienza massima.
Si potrà ritrovare la magia dei cori, del legame che unisce ogni tifoso alla propria squadra. Uno spettacolo che manca da un po’, sembra quasi un sogno lontano, ma che tornerà presto realtà. Perché i tifosi sono l’anima del calcio, il cuore che dà energia a tutto, e domenica questa energia tornerà a fluire, a ridare il sapore della normalità.
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