L’avvocato Giuseppe Rapisarda, tifoso del Catania e professionista vicino alla società, ha rilasciato alcune dichiarazioni a tuttocalciocatania.com per chiarire la complicata situazione che stanno vivendo gli etnei. In particolare, il legale si è focalizzato sulle possibilità che ha la società di salvare il titolo sportivo e conseguentemente anche la Serie C.
Ecco uno stralcio dell’intervento: “Secondo me, mediante un fallimento pilotato si può consentire perlomeno il salvataggio del titolo sportivo e della categoria. Con la mancata ricapitalizzazione, o l’assenza di un acquirente intenzionato a comprare immediatamente, questa è una strada percorribile”. L’altra sembra più ardua: “È quella della ricapitalizzazione. Noi abbiamo visto buoni propositi ma l’ultimo verbale di assemblea di Sigi non è stato risolutivo e la ricapitalizzazione serve come il pane. E’ necessaria adesso”.
AVV. RAPISARDA: “ECCO COME SI REALIZZEREBBE FALLIMENTO PILOTATO”
Nel dettaglio, l’avvocato Rapisarda ha anche spiegato operativamente come si potrebbe attuare un percorso simile. Le sue parole: “Serve consegnare le carte in Tribunale, producendo un’istanza di fallimento proprio perchè il Catania è in una situazione di insolvenza strutturale. Così facendo, il curatore potrà mettere all’asta tutti gli asset del Catania. A quel punto, qualora vi sia un acquirente serio può rilevare la società pagando tutta la parte dei debiti sportivi del Catania, poi gli altri tipi di debiti – ad esempio quelli erariali e con il Comune di Mascalucia – seguirebbero la sorte del fallimento e si soddisferebbero del ricavato eventuale dell’attivo o di beni del Catania”.
Insomma, la situazione ai piedi del “liotru” è tutt’altro che semplice, soprattutto dopo che i giocatori del Catania hanno confermato la loro volontà a procedere con la messa in mora della società. Le scadenze sono molto ravvicinate, e se non vengono pagati gli stipendi e gli arretrati, la sanzione non sarebbe più una semplice penalità in classifica, ma si può giungere alla radiazione. L’ennesima patata bollente nel mondo del calcio in Sicilia, e più in generale nel Sud. L’ennesima società gloriosa che rischia di vedersi cancellata poiché sommersa da debiti e povera di investitori.
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