Palermo, il bivio a Vibo Valentia. Assetto nuovo e cambio di passo

Palermo, il bivio a Vibo Valentia. Assetto nuovo e cambio di passo

Serie C. Anche stavolta è caccia alla prima vittoria fuori casa.
Tre punti per non perdere terreno sul primo posto. Difesa a quattro col dubbio in avanti.
Il rebus della vigilia. Brunori non si tocca, ai suoi fianchi dovrebbero agire Silipo e Valente.
Centrocampo muscolare.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Carlo Brandaleone sottolinea come questa sia la sesta trasferta per il Palermo: una gara che deve dare risposte importanti su quale sarà il ruolo della squadra in campionato. Se è in grado di avvicinarsi al Bari, come sta facendo il Catanzaro oppure deve pensare alla promozione attraverso la lotteria dei playoff. Una gara che deve anche dire se Filippi è in grado di sfruttare al meglio l’organico a sua disposizione che non sarà stellare ma potrebbe far meglio se il tecnico abbandonasse le sue convinzioni rigide.

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Un Palermo senza schemi ne’ armonie di gioco si appresta all’ennesima trasferta di speranza ma questa volta è probabile che Filippi cambierà qualcosa anche in considerazione dell’assenza di Accardi, Marconi e Perrotta. Il rendimento esterno è da zona retrocessione e solo un cambio di modulo non serve a trasformare la squadra. Ci vuole tempo per affinare certi meccanismi ma oggi, mettendo ogni pedina al suo giusto posto, può iniziare un periodo di crescita che dia maggiore equilibrio e solidità.

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Anche per vincere partite senza bisogno del regalo dell’avversario. Un Palermo che potrebbe giocare a 4 in difesa con un centrocampo muscolare a 3 (De Rose, Luperini, Dall’Oglio). In avanti qualche dubbio: Brunori sembra intoccabile, Valente e Silipo si fanno preferire a Floriano e Fella, i grandi assenti di questo inizio torneo. La logica direbbe un 4-3-3 ma Filippi ha spesso sorpreso con scelte diverse e imprevedibili. Ma c’è una cosa prevedibile e cioè che non vincere oggi con la Vibonese (solo una vittoria e peggior attacco del torneo) sarebbe un ulteriore mazzata alla credibilità di Filippi.

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