Partendo da Avellino e arrivando sino a Palermo, passando per i sensi: il numero cinque non è una cifra qualunque, ma ritorna sempre. Domenica 31 ottobre alle 14:30 la squadra delle aquile dovrà riconfermarsi e non cedere al “quintetto” dei lupi, che di campano, però, ha ben poco.
I CINQUE PALERMITANI DELL’AVELLINO
Nella sfida che vedrà opporsi i rosanero di mister Filippi e i biancoverdi di Braglia sono ben cinque i palermitani al cospetto degli Irpini. Non sarebbe stata una sfida qualunque vista la posizione in classifica delle squadre: terzo il Palermo ma con voglia di agganciare la vetta sempre più vicina. Nono l’Avellino, ma in grande forma dopo un avvio deludente, fatto di contestazioni e possibili cambi di allenatore. Non sarà una partita uguale alle altre anche e soprattutto per i cinque picciotti “emigrati”. Vincenzo Plescia, Luigi Silvestri, Sonny D’Angelo, Agostino Rizzo, e Antonino Di Gaudio. I primi due nominati hanno lasciato il segno già qualche giorno fa. Nel pareggio per 2-2 contro il Catania hanno infatti trovato un gol a testa e non hanno nascosto, soprattutto Plescia, una grande soddisfazione per essere andati in rete contro i tanto odiati rivali etnei.
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Sonny D’Angelo è invece in cerca di costante riscatto contro il Palermo, anche se a causa di un grave infortunio non sarà presente per la sfida. Non dimentichiamo la bocciatura alle giovanili e l’esultanza polemica e non gradita dai tifosi rosanero lo scorso anno dopo un gol che è valso l’eliminazione dei siciliani dai playoff. Partita importante anche per Rizzo cresciuto nel vivaio della squadra palermitana. Di Gaudio, invece, trasferitosi dopo anni vincenti nelle giovanili ed esploso definitivamente in diversi club di Serie A e B, ritornerà a casa con tanta voglia di vincere. Più volte, nella sua carriera, è stato accostato alla società di Viale del Fante, ma il matrimonio non si è mai fatto.
I CINQUE SENSI DEL RENZO BARBERA
E si spera che ad accogliere l’Avellino ci siano un Renzo Barbera e una squadra in grado di esaltare e riattivare i cinque sensi. La voglia è infatti quella di poter assaporare una grande vittoria della squadra siciliana, che con grandi tocchi di palla e giocate sazi il pubblico. La speranza è che a partecipare a questo banchetto calcistico siano i tifosi e gli ultras, gli unici in grado di farci respirare aria pulita, aria di festa e vittoria. Gli unici in grado di farci vedere e sentire cori che spingano il Palermo alla vittoria.
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