Al termine della gara tra Fidelis Andria e Palermo, vinta dagli ospiti con il risultato di 0-2, il rosanero Alberto Almici ha parlato ai microfoni in conferenza stampa commentando il match al “degli Ulivi”.
LE DICHIARAZIONI DI ALMICI
“Sono contento per il gol, soprattutto perché abbiamo conquistato la vittoria ed era molto importante. L’ho vissuta come una gioia per i compagni, in primis, poi per me stesso. È stato un successo di gruppo. Classifica? Lavoriamo giorno per giorno e partita per partita, non la guardiamo. Gli avversari più difficili per noi siamo noi stessi. Non voliamo alto – aggiunge il difensore rosanero – quando va bene e non ci abbattiamo quando va male. Cerchiamo di avere equilibrio. Ogni partita dobbiamo interpretarla come se avessimo davanti il Real Madrid o qualsiasi altra squadra, con stessa intensità e idee. A livello di risultati stiamo facendo bene, ma anche come prestazioni. Vincere senza prestazione è casuale, ma giocando bene ci si toglie tante soddisfazioni. Quello che più dà all’occhio oggi è la vittoria del gruppo. Ogni mio compagno ha dato l’anima, eravamo 3-4 su ogni pallone. È questo spirito che dobbiamo portare avanti”.
“Nella carriera di un giocatore ci sono momenti belli e momenti meno belli. Da quelli meno belli sono sempre uscito con duro impegno e con voglia di lavorare. È questa la cosa più importante. Nel periodo che ho passato magari avrei potuto far meglio, ma cerco di lavorare con voglia e serenità giusta. Do tutto in allenamento e penso che facendo così, da professionista, tutto poi torni. La mentalità è fondamentale per superare questi momenti”.
“In tanti in queste settimane hanno pensato che non possiamo competere per la vetta. In tutta umiltà, senza finzioni, dico che dobbiamo pensare a noi stessi. Non pensiamo a Bari, Catanzaro e Avellino. Se interpretiamo le partite in questo modo è difficile trovare una squadra capace di metterci sotto“.
“Noi proviamo diverse situazioni in allenamento, giocando sia a destra sia sinistra. Durante la partita capita che il gioco si sviluppi più da un lato che dall’altro. Ringrazio Valente per avere messo una bellissima palla ed io sono stato bravo a sfruttarla.
“Doda? Cerco di dargli molti consigli e a stargli vicino. Ha un futuro roseo, perché è giovane e deve crescere. È intelligente e ha gamba. Se ci sta con la testa e ha dedizione al lavoro può arrivare in palcoscenici importanti. A posteriori se avessi fatto così anch’io avrei fatto una carriera diversa. Dedico il gol a mia moglie Francesca, che c’è sempre stata. Togliermi la maglia non è stata una liberazione, è stato istintivo per l’importanza della gara. Lo rifarei di nuovo al di là del giallo, è stato bello andare ad esultare sotto la curva dei nostri tifosi. Ora torniamo a lavorare per la gara contro il Potenza”.
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