L’avvocato Giovanni Ferraù torna a parlare della situazione Catania tra cessione societaria, stipendi da pagare e futuro del club.
Le dichiarazioni di Ferraù sul Catania
Le dichiarazioni di Ferraù a Telecolor, nel corso della trasmissione televisiva ‘Corner‘: “Abbiamo lavorato tutto il giorno con Sigi e questi investitori che sono giunti a Catania. Stiamo cercando di affrettare i tempi il più possibile per arrivare all’obiettivo necessario del pagamento immediato degli stipendi, credo mercoledì mattina. È una lotta contro il tempo difficile perché c’è questa iniziativa anche della Procura, che ha espletato il suo dovere. Stiamo lavorando, non risparmiamo energie. Si tratta di una società di investimento estera che agisce nel settore energetico e che ha un progetto sulla carta ambizioso e interessante“.
“I tempi sono stati molto brevi anche per redigere un piano industriale a lunga scadenza. Dovevamo vederci a fine ottobre, poi a causa dell’alluvione l’incontro è slittato. Dobbiamo rispondere con i fatti. Domani dovremmo siglare un accordo per un programma futuro. Pagheremo con immediatezza gli stipendi anche con l’esborso degli investitori e di quasi tutti i soci Sigi che hanno risposto per la piazza di Catania. Gli stipendi vanno pagati a questi ragazzi meravigliosi. A prescindere da tutto. La squadra va salvata e preservata”.
La cessione societaria
“Gli investitori non vogliono ancora uscire allo scoperto e quindi manteniamo un certo riserbo. Cercano investimenti importanti in Sicilia, li ho intercettati a inizio ottobre. Le loro esigenze sono quelle di radicarsi nel territorio. Stiamo cercando in brevissimo tempo di trovare un accordo che scandisca i prossimi passaggi. La riunione di oggi è finalizzata a trovare una soluzione immediata nell’arco di due giorni per poi programmare il futuro. Pagando gli stipendi salviamo la squadra“.
“Poi il Tribunale deciderà serenamente e valuterà la documentazione che porteremo, contenente anche il piano d’investimento e le somme tirate fuori. Gli investitori sanno che oggi immettere dei soldi significherebbe potenzialmente anche perderli. Sigi si è fatta garante di questa operazione, a costo di rimborsare l’investitore in caso di nefasta ipotesi di fallimento. Dobbiamo giocarci questa chance, intanto salvare la squadra. A costo di buttare alle ortiche questi soldi. E’ un prezzo che dobbiamo pagare perché Catania lo merita”.
Ferraù sulla questione stipendi del Catania
“Mercoledì salvo un ciclone pagheremo gli stipendi col denaro di Sigi e proveniente dall’investitore. Inoltre ridurremo drasticamente i debiti con alcuni fornitori, penso all’energia elettrica. Pagheremo gli stipendi a giocatori e personale. Dimostriamo la voglia di andare avanti non perdendo il capitale del Calcio Catania, cioè la squadra. L’investitore futuro dovrebbe garantire all’autorità giudiziaria una continuità e serenità. Sigi negli ultimi mesi ha commesso l’errore di non pagare gli stipendi però sta rimediando e la situazione dovrebbe tornare alla normalità. Non tocchiamo Torre del Grifo proprio nell’ottica di volere rilanciare il centro sportivo, anche alla luce dell’interesse dell’investitore che fa leva su questo. I numeri sono molto importanti. Contrariamente alla cordata di Tacopina qui parliamo di un’unica società con un patrimonio notevole. Servono circa 800mila euro nell’immediato”.
La cessione del Calcio Catania
Questa sera, nel corso della trasmissione Solo Calcio andata in onda su TeleJonica, sono emersi nuovi dettagli in merito alla possibile cessione del Calcio Catania. Stando a quanto emerso, infatti, i potenziali investitori potrebbero essere svizzeri interessati ad entrare nel mondo del pallone. Il Catania potrebbe dunque trovare una soluzione in extremis che consentirebbe sia il pagamento degli stipendi sia il mantenimento futuro del club.
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