Il Palermo cresce col metodo Filippi: il “normalizzatore”
Caccia al Bari. Un tecnico vincente coi fatti
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Paolo Vannini sottolinea come, da quando è arrivato sulla panchina rosanero, Filippi è sempre stato considerato quasi di passaggio. Un a sorta di soluzione temporanea ed è sempre stato circondato da grande scetticismo da parte della piazza. Eppure ha già collezionato 30 panchine con una media punti interessante, 1,93 a partita, inclusa la Coppa Italia.
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Con una media del genere si potrebbe puntare alla promozione diretta o al secondo posto eppure Filippi è come se venisse sempre considerato provvisorio e di non ha mai totalmente cancellato le incertezze verso di lui. Il tecnico risponde con l’unica arma che conosce: il lavoro e la concretezza. Non aveva un curriculum particolare, anche da giocatore era stato uno normale e senza particolari acuti e accettare la panchina del Palermo poteva essere un salto nel buio. Al Palermo si chiedeva di essere competitivo e lui lo sta facendo, guidando la squadra al secondo posto. E’ uomo di campo, concreto e che sa calarsi nella realtà della serie C, leggendo bene anche le situazioni a gara in corso. E’ scivolato ma ha saputo rialzarsi.
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