Vezzali: “Stadi? La riapertura totale è lontana. Si è creata criticità”

Uno dei tanti temi di cui si discute di più negli ultimi tempi nel mondo del calcio è quello relativo alla riapertura degli stadi. Su di esso si è espressa anche Valentina Vezzali, ex campionessa olimpica e sottosegretario allo sport. Durante un talk online, Sport Industry, l’esponente del Governo ha espresso il suo parere sulla spinosa questione, che interessa tanti ambiti: da quello sportivo a quello della sicurezza sanitaria.

Le dichiarazioni della Vezzali

L’ex campionessa del fioretto ha allontanato con decisione l’idea di una riapertura totale degli stadi: “Il tema dell’aumento della capienza negli impianti, considerando il trend epidemiologico in crescita, forse ora non sarà possibile attuarlo anche per ragioni di cautela. Oggi non possiamo parlare di via libera, in un’ottica di prudenza”. La situazione epidemiologia italiana, infatti, nonostante sia sotto controllo, non è del tutto rosea: alcune regioni hanno quasi raggiunto le soglie critiche che porterebbero ad un passaggio in zona gialla. Non è quindi possibile pensare ad un’apertura degli impianti al 100%, anche perché a partire dalla zona gialla sono ammessi sugli spalti solamente 2500 spettatori.

Valentina Vezzali, infatti, sottolinea come al momento la percentuale degli spettatori potrebbe essere aumentata solo di un minimo: “Si è creata una criticità, si tratterebbe di poter chiedere una minima percentuale in più al 60% per accedere, nel rispetto dei protocolli anti-Covid sempre rigidi“.

I tifosi, dunque, dovranno aspettare ancora qualche mese prima di poter rientrare in uno stadio totalmente riaperto. Al momento, in zona bianca, gli impianti sono aperti solo al 50%, con opzione di apertura al 75%, in caso si decida di permettere l’accesso a tutti i settori. Questo influisce, ovviamente, anche sulle entrate dei club (in particolare per quelli di categorie minori), che non possono contare sugli introiti dei botteghini.

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