L’Avellino, al momento, occupa il sesto posto del Girone C di Serie C, a tre misure di distanza dal Palermo. Un campionato che, inizialmente, sembrava compromesso per i lupi ma pian piano quest’ultimi stanno invertendo la rotta. Alla vigilia della partita contro l’AZ Picerno, il tecnico Piero Braglia ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa.
LE PAROLE DI PIERO BRAGLIA
In merito alla partita contro l’AZ Picerno Braglia ha detto: “Ho studiato qualche partita con l’allenatore precedente, ora non abbiamo idee di come giocheranno domani con il nuovo allenatore. Hanno vinto partite importanti, tra cui a Castellammare, sono una squadra tosta, determinata. Noi dobbiamo fare una partita sopra le righe se vogliamo portarla a casa, una gara matura, caparbia. Questo è un campionato che presenta tante insidie e dobbiamo cercare di evitarle con la bravura dei calciatori e con la determinazione di voler fare sempre meglio”.
Inoltre l’allenatore dei campani ha analizzato pure il campionato: “Molto equilibrato, tutti possono battere tutti, aumenta il fatto che non puoi sottovalutare nessuno, sennò ti ritrovi nei guai. Noi lo abbiamo fatto una volta, a Monterosi, siamo stati presuntuosi, e abbiamo perso. Ce lo siamo detto, la presunzione non paga”.
Su Kanoute, ex esterno rosanero, ha dichiarato: “Ha fatto una cosa importante, non credo che tutti lo farebbero. Ha lasciato la moglie nel lutto, lui si è sobbarcato il viaggio, ed è tornato. Posso solo ringraziarlo, non tutti lo avrebbero fatto”.
Infine Piero Braglia ha commentato il gruppo squadra: “E’ compatto. Si sentono tutti titolari ma rispetto all’anno scorso si sentono meno disponibili rispetto agli altri. A Messina si è vista una grande unione di gruppo, già prima della partita. L’invidia non serve, io pure da calciatore, quando vedevo che quello avanti a me giocava bene, un po’ mi innervosivano, ma non funziona così. L’importante è non mollare e dare sempre il meglio che poi il tuo turno arriverà. Spero di non perdere nessuno per strada, che nessuno molli. Altrimenti andrò avanti con quelli che rimarranno. Faccio l’esempio di Sbraga. Non ha mollato, aveva iniziato con delle difficoltà, si è impegnato e ha recuperato e quando è stato disponibile ha fatto benissimo. L’unico che mi dispiace è Messina, che effettivamente è l’unico che non ha mai iniziato dal primo minuto, ma purtroppo lì davanti siamo in tanti e lui lo ritengo ancora non pronto per certe cose. Gli posso solo dire di non staccare la spina e non mollare, impegnandosi al massimo”.
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