“No Paura Day”, Palermo: manifestazione cittadina contro il Green Pass

Alcuni cittadini di Palermo, ieri, si sono radunati davanti il Teatro Massimo in occasione del “No Paura Day”, manifestazione contro il Green Pass.

I manifestanti – come riporta blogsicilia.it – sono insorti per esprimere il loro dissenso nei confronti di una certificazione che, a detta dell’organizzatrice Vittoria Di Bella, sembra prendersi gioco dei cittadini.

Le dichiarazioni di Vittoria Di Bella

“Oggi le nostre piazze sono più piene, anche da gente vaccinata e da gente che ha il green pass. Si sta discutendo di un lockdown per chi non ha il green pass. Ma fin quando esisterà il tampone, per avere il green pass, io credo che sia improponibile una proposta del genere. Comunque – continua Di Bella – staremo a vedere perché le idee governative cambiano da momento a momento. Io penso che tutti gli italiani si sentano presi in giro, allora bisognerebbe capire come viene valutato il numero dei contagiati”.

Parole subito smentite dal delegato regionale del “No Paura Day” Giuseppe Munaò che, in un’intervista, fa chiarezza sulla situazione e sull’operato dei sanitari: “Non siamo in emergenza sanitaria, né tanto meno nella mia città, che è Messina, anche perché abbiamo avuto la fortuna di avere dei medici che hanno da subito attuato quelli che sono i protocolli domiciliari. Mi riferisco al dottor Mondello piuttosto che al dottor Todaro i quali si sono adoperati sulla città di Messina evitando ospedalizzazioni, evitando morti, evitando il diffondersi della pandemia”.

Intanto gli organizzatori della manifestazione, indignati e amareggiati, si palesano mettendo in luce i loro diritti attraverso una nota.

“Siamo persone come te. Siamo cittadini. Siamo persone che amano la vita, la libertà, la democrazia, il rispetto. Siamo un gruppo di persone che ha sentito e sente il bisogno di approfondire gli aspetti e le conseguenze giuridiche, economiche e sociali innescati dagli eventi che, a partire da marzo 2020, hanno cambiato radicalmente il nostro modo di vivere. Nessun partito nessuna bandiera. Solo persone libere”.

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