La Cassazione rende definitiva la condanna
Estorsione e aggravante di mafia, Miccoli dovrà andare in carcere
L’ex capitano del Palermo ha una pena di tre anni e mezzo: non sono previste misure alternative alla detenzione.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Leopoldo Gargano ci informa sulla sentenza della Cassazione relativamente al processo che ha visto protagonista Fabrizio Miccoli: condanna per estorsione con l’aggravante della mafia. La seconda sezione della Cassazione di Palermo non concede all’ex capitano nemmeno le misure alternative alla detenzione.
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L’articolo ricostruisce la vicenda (un cambio di gestione di una discoteca) che ha visto protagonista Miccoli, intercettato con Mauro Lauricella (figlio del boss della Kalsa) a cui si sarebbe rivolto per recuperare la cifra di 12 mila euro da Andrea Graffagnini, ai tempi titolare di una discoteca a Isola delle Femmine, per conto di un fisioterapista del club (Gasparini) che si era rivolto proprio all’attaccante rosanero. La Cassazione già ad ottobre si era espressa nei confronti di Lauricella, condannandolo a 7 anni per estorsione aggravata. La sentenza della Cassazione in pratica apre le porte del carcere a Fabrizio Miccoli, salvo novità dell’ultima ora.
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