Messina, infermeria piena: è emergenza in vista della Fidelis Andria

Messina tra infortuni e sfida all’Andria

Il Messina ha ripreso gli allenamenti in vista della delicatissima sfida contro la Fidelis Andria, in programma domenica. Entrambe le squadre hanno l’obbligo di vincere per avvicinarsi alla zona salvezza, che in questo momento dista cinque punti. La formazione siciliana ha svolto nelle scorse ore delle sessioni di allenamento con la palla, seguite da esercitazioni tattiche in campo. Il tecnico Eziolino Capuano, tuttavia, è costretto a fare la conta.

In vista della partita valida per la sedicesima giornata di Serie C infatti i giallorossi devono fare i conti con i tanti infortuni. Tra gli ultimi c’è quello del difensore Daniele Sarzi Puttini, che dopo l’ultima gara è stato sottoposto ad esami strumentali. La risonanza magnetica al ginocchio destro ha riscontrato una lesione del menisco, proprio quello già operato. Il giocatore nei prossimi giorni si sottoporrà ad un ulteriore intervento chirurgico in artroscopia. Soltanto dopo si avranno certezze sui tempi di recupero.

Saranno tante le assenze, ma si spera in alcuni recuperi

L’infortunio di Sarzi Puttini non è che una goccia, tuttavia, in casa Messina. L’infermeria è affollata. Oltre al terzino domenica mancherà anche il portoghese Tiago Gonçalves, assente già contro il Latina. Inoltre, non ci saranno gli squalificati Luigi Carillo e Lamine Fofana.

Lo staff medico messinese cerca, però, di trovare qualche nota positiva. Si confida, in tal senso, nella possibilità di recuperare alcuni giocatori come Ibourahima Balde, assente nelle ultime tre gare, e Raffaele Russo e Andrei Marginean, anche loro assenti domenica scorsa. Altra buona notizia arriva dal tampone effettuato da Gabriele Morelli, che è finalmente risultato negativo. L’esterno potrebbe già tornare a disposizione di mister Capuano domenica, ma prima dovrà effettuare ulteriori accertamenti per avere il via libera. Si prospetta, quindi, un fine settimana complicato per il Messina, che deve cercare di ottenere il massimo se vuole abbandonare la zona playout.

Articolo a cura di Dario Correnti

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