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Picerno, il dg Greco: “Bari superiore, ma Palermo può rafforzarsi”

picerno greco

Greco dice la sua sul girone C

Tanti sono stati i temi toccati negli studi di Telesveva Sport da direttore generale del Picerno, Vincenzo Greco, il quale ha detto la sua sul girone C di Serie C, dove milita anche la sua squadra. Anche il dirigente, come molti, è convinto della superiorità del Bari, ma non sottovaluta altre contendenti. “Il Bari è una squadra costruita bene, da quest’anno con gente più adatta alla categoria, con un allenatore pragmatico. È attrezzato per vincere, ma anche il Catanzaro e l’Avellino lo sono. La sorpresa è la Turris, ma non so se riuscirà a reggere fino alla fine”. E sul Palermo: “Potrà rafforzarsi a gennaio”.

La riflessione sulla situazione Catania

Oltre alla lotta promozione, Greco ha commentato anche la complicata situazione del Catania, che da mesi versa in condizioni economiche catastrofiche, rischiando il fallimento. La società è già stata messa in mora dai giocatori e adesso attende che il Tribunale, che ha dato una proroga, si esprima definitivamente a metà dicembre. “Non è facile tenere fuori problemi societari come quelli del Catania. Io mi chiedo, però, come vengono fatti i controlli? Non riesco a capire come una società riesca ad arrivare ad avere tutti questi debiti. Non è giusto nei confronti delle altre società che fanno di tutto per avere i bilanci a posto”, questo il parere del dg del Picerno.

Restando sempre in casa Catania, Vincenzo Greco ha speso delle parole di elogio nei confronti dell’attaccante degli etnei, Luca Moro. Il bomber in prestito dal Padova fin qui sta stupendo tutti con i 14 gol fatti che lo rendono il capocannoniere del girone. Fresco di convocazione e di gol all’esordio in nazionale U20, ha attirato l’attenzione di molti club di Serie B e Serie A, tra tutti il Monza di Silvio Berlusconi. “Ha grandissime qualità e merita più della Serie C. Se fossi direttore di categorie superiori, farei di tutto per averlo: è un investimento sicuro”, ha concluso.

Articolo a cura di Dario Correnti

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