Mamadou Kanoute, ex calciatore del Palermo, torna a parlare della sua esperienza in Sicilia e del successivo trasferimento all’Avellino. Nella scorsa stagione il calciatore classe 1993 ha collezionato 35 presenze stagionali tra campionato e playoff, riuscendo a siglare una rete e cinque assist per i rosanero. Nel corso della puntata di “Un lupo in famiglia” di Prima Tivvù, l’attaccante ha avuto modo di ripercorrere alcune tappe fondamentali della propria carriera.
Le dichiarazioni di Mamadou Kanoute
“La scelta del Benevento è dovuta sempre al discorso che dicevo prima di mio padre. C’era sempre il Feyenoord che mi voleva ma mio padre mi spinse ad andare lì. C’erano Benevento, Como, Parma, Brescia ma mi consigliarono di andare a Benevento in Serie C. Ho fatto tutto il percorso con loro, ho fatto anche il mio esordio in Serie A. Sono cresciuto molto. Mi mandarono in prestito, prima all’Ischia e poi alla Juve Stabia. Poi Pro Vercelli, Catanzaro, Palermo e Avellino”
“Non mi aspettavo di venire qui. L’Avellino mi ha cercato per diverso tempo negli anni scorsi. La trattativa è stata veloce, è stata una scelta facile per me. A Palermo ero considerato importante, in ritiro il tecnico mi diceva sempre che puntavano su di me. Poi l’Avellino mi ha cercato e mi ha convinto del progetto. L’anno scorso aveva fatto bene, quest’anno ha allestito una grande squadra, ma il Palermo mi ha lasciato andare nonostante ero importante”.
Sono stato bene in tutte le piazze ma penso che la Juve Stabia sia stato l’anno più bello, perché da lì poi sono andato in Serie A. Mi sono divertito molto quell’anno, mi ha fatto crescere moltissimo”
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