Trapani – Il ritorno in panchina di Morgia “il siciliano”
Dopo aver guidato Marsala e Palermo, il tecnico toscano è adesso chiamato a risollevare il Trapani
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Fabio Tartamella racconta un episodio di Massimo Morgia che all’indomani della promozione del suo Marsala, decide di destinare il premio di 5 milioni di lira ai bisognosi della città. Il ritratto di un personaggio che ha sempre lasciato profumo laddove ha lavorato. E si è già messo al lavoro per questa nuova avventura sulla panchina granata, prendendo appunti con grande meticolosità durante la gara di Coppa Italia vinta con l’Fc Messina (in panchina c’era ancora Criaco).
A Trapani non sarà facile, c’è da risollevare una classifica balbettante, ridare entusiasmo all’ambiente, piuttosto deluso, e dovrà fare un grande lavoro sul piano della compattezza, del senso di appartenenza. Ci voleva un personaggio esperto e Morgia ha già dimostrato quelle qualità di saggezza, astuzia ma anche spregiudicatezza nelle diverse esperienze siciliane. Che sono diverse: dal Marsala al Palermo in C2, dove riuscì a ricreare entusiasmo tranne poi perdere i play off col Savoia. Ma era l’era del passaggio da Ferrara a Sensi, con la presidenza di D’Antoni e poi l’esonero per una frase poco opportuna sulla nuova proprietà. Perchè Morgia è fatto così, si gioca tutto se crede in un valore. Nino Barraco stravede per lui ed a Trapani raccoglie una pesante eredità in fatto di predecessori sulla panchina granata: Castori, Baldini, Italiano, Cosmi e Boscaglia.
Allo stadio solo con il super Green Pass: cosa cambia
Ricordo volentieri quel Palermo, come sempre povero e senza picciuli ma con tanta fantasia. Provò anche a vincere il campionato ma nella gara decisiva con il solito Avellino tornammo.. poi sconfitti nello spareggio. Altri tempi.