Ferrero – Quell’inutile corsa per acquistare il Palermo
Nel luglio del 2019 contese a Mirri la rinascita in serie D.
Ne è scaturita una guerra di ricorsi ancora aperta. Il bagno di folla alla Vucciria
Una frangia di ultras lo ha contestato. È stato produttore del film «Mery per sempre».
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Benedetto Giardina sottolinea come in passato Massimo Ferrero ha davvero provato a prendere il Palermo e a più riprese. Iniziò ai tempi del vecchio Palermo quando Zamparini aveva ceduto il club agli inglesi di Sport Capital Group. Ferrero si mise in contatto con Mirri che ai tempi aveva stipulato un contratto di 4 anni per la cessione dei diritti pubblicitari versando 2,8 milioni di euro che servirono a pagare gli stipendi e scongiurare la penalizzazione.
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In seguito però i rapporti fra i due non sono più stati idilliaci a partire dall’assegnazione del bando per la rinascita della nuova società. Ferrero per l’occasione venne in città, era il luglio del 2019, e fu accolto molto bene soprattutto alla Vucciria. Alla fine il club venne assegnato ad Hera Hora e Ferrero ha iniziato una battaglia seguendo altre strade. Ricorso al Tar e un’istanza di auto tutela presso il Comune di Palermo, città verso la quale ha sempre avuto parole dolci. Ma i conflitti fra Mirri e Ferrero sono andati avanti anche in sede di giustizia sportiva con la Procura della Figc che ha deferito il presidente rosanero per alcune affermazioni riguardo a Ferrero (che tramite avvocati ha fatto sapere di voler sporgere querela). Il Tribunale Federale prima e la Corte d’Appello poi hanno respinto le richieste della Procura Federale.
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