In casa Catania a parlare è Luca Moro: “Che adrenalina per il derby. Sant’Agata ci ha benedetti”. Queste le prime parole del bomber etneo sul profilo ufficiale di Gianluca Di Marzio, a seguito di una diretta Instagram.
La prossima giornata di Serie C Girone C regalerà un incontro speciale: il derby di Sicilia. Catania e Palermo sono pronti ad affrontarsi in un match che si scalda sempre di più; sarà il primo incontro tra le due squadre con il pubblico nuovamente presente, a distanza di 8 anni. Domenica alle 14:30 ci si aspetta un Massimino tinto di rossoblù; sembra infatti che lo stadio degli etnei possa ospitare una buona porzione di pubblico, visti i numeri delle prevendite. Saranno assenti i supporters palermitani, che non potranno assistere dal vivo alla gara, ma che hanno già mostrato la loro vicinanza alla squadra. I rosanero, secondi in classifica, sono vogliosi di riconfermarsi e perché no, ripetere la prestazione dello scorso anno in terra catanese: 1-0 con un eurogol di Santana. Il Catania vuole invece regalare un’emozione positiva al proprio pubblico, vista la stagione ricca di problemi societari. Luca Moro è tra i possibili protagonisti di questo match: 16 gol in 17 partite; numeri da fuoriclasse. Ecco di seguito le sue dichiarazioni.
Le dichiarazioni di Moro
“Il derby è sentitissimo, e lasciare un segno in questa partita significherebbe mettere un puntino sulla Sicilia e fare esplodere i catanesi. So che per loro è vita o morte, e lo stiamo preparando al massimo. Sento l’adrenalina tra Catania e Palermo, perché qui il derby è sentitissimo. Queste due squadre si sono affrontate diverse volte in Serie A e entrambe tenteranno di vincere”.
“Il pre-derby lo stiamo vivendo carichi, perché è una partita fondamentale per noi, la aspettiamo da tempo. Siamo un bel gruppo, e non in tutte le squadre si trova la complicità con tutti i compagni. Siamo andati a ricevere la benedizione di Sant’Agata con tutta la squadra. L’arrivo a Catania è stato un misto tra volontà mia e sorpresa. Volevo dare un segnale forte al Padova, perché questo era il primo anno vero tra i grandi e spero di dare ulteriori conferme fino alla fine. Quando arrivi in una squadra pur se sei giovane ti trattano come tutti gli altri. Il gruppo mi ha fatto sentire subito parte integrante, e c’è tutto per far bene qui a Catania”.
“È stata dura essere andati così lontani da Padova. Le prime partite mi affrontavano più da ragazzino e mi lasciavano più libertà, ora invece iniziano a placcarmi non appena mi avvicino all’area. Tocca a me stupirli per coglierli di sorpresa. Il primo gol è quello che mi è rimasto più impresso, ma comunque anche il secondo è stato molto bello. Da lì infatti ho avuto una carica diversa che mi ha aiutato a fare tutti gli altri”.
Il futuro lontano da Catania?
“In futuro vedremo se resterò. Se avessi la possibilità mi piacerebbe restare a Catania, perché mi sono trovato benissimo. Sono da valutare tante cose però. Ho scelto questa piazza perché è importante e sapevo che mi sarei fatto le ossa. Era una scelta difficile perché se fosse andata male sarebbe stata dura, ma per la storia del Catania ho scelto di vestire la maglia rossazzurra. Voglio vedere come finisce l’anno per cominciare a pensare alla Serie A, perché ancora manca un girone per dire se sarò in grado a mantenere questo ritmo”.
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