E’ stato il protagonista della rinascita del Palermo, in Serie D, siglando 9 gol in 19 presenze. Quei gol sotto la Curva Nord, tanto amore per la città e un’esperienza, quella palermitana, che lui stesso giudica essere “la più bella della sua esperienza calcistica”. Ai nostri microfoni ha parlato Giovanni Ricciardo, una vita in Serie D e tantissime maglie diverse. L’ultima, quella del Casale, con cui ha rescisso il contratto qualche giorno fa per dei contrasti con l’allenatore.
Ricciardo è stato attaccamento alla maglia, passione, voglia di lottare. Con il Palermo ha avuto dei momenti felici, altri un po’ meno, quando è iniziato il digiuno da gol, anche per un attaccante come lui che di gol ne ha messi a segno tantissimi in Serie D. Caparbietà e voglia di continuare, nonostante la “tenera” età di 35 anni, in squadre che hanno un grande progetto tecnico e con la voglia di raggiungere il professionismo. Con l’attaccante messinese abbiamo parlato della sua ultima esperienza al Casale, ma soprattutto di Palermo. A tutto Ricciardo, a 360°. Ecco l’intervista integrale al centravanti:
L’intervista a Ricciardo
Cosa è successo tra te e il Casale, cosa significa quel lungo post scritto contro la società? Spiegaci meglio perchè hai rescisso il contratto…
“Ho avuto qualche problemino con l’allenatore che c’era prima, anche se poi è stato esonerato. Mi ero comunque messo d’accordo con la società per andarmene, una cosa che non mi era mai capitata con nessuno, ma nel calcio ci sta. Adesso è un capitolo chiuso”.
Cosa ne pensi della stagione dei ragazzi che erano tuoi compagni in quel Palermo in Serie D? E sull’esclusione e la successiva reintegrazione di Crivello?
“I miei ex compagni li seguo sempre e tifo per loro con il cuore. Stanno facendo tutti bene e meritano tutti di indossare questa maglia. Per quanto riguarda Crivello, lui è un ragazzo eccezzionale. Mi trovavo bene con tutti, ma con Crivello avevo instaurato un rapporto diverso, ci sentiamo ogni tanto. Mi è dispiaciuto leggere della sua esclusione, anche se non so il motivo adesso sono felicissimo che l’abbiano reintegrato e che possa fare bene e divertirsi insieme ai ragazzi”.
Con Martin al Casale, avete mai ricordato, anche nello spogliatoio, dei bei momenti passati insieme al Palermo?
“Con Martin parlavamo quasi ogni giorno del Palermo: delle emozioni vissute, dei momenti passati insieme, in una piazza pazzesca come Palermo. Ne ho parlato sempre con gli occhi lucidi”.
Capitolo cessione: la sentenza del tribunale di Catania che ha respinto il ricorso di Di Piazza in merito alla richiesta di sequestro delle quote di Hera Hora, potrebbe sbloccare il passaggio di quote ad un nuovo fondo di investimento. Con il cambio di società il Palermo potrebbe arrivare di nuovo nel calcio che conta? Cosa ne pensi?
“Non ho seguito al 100% la vicenda ma ho letto qualcosa. Con il cambio di società si potrebbe fare qualcosa di ancora più grande. La società attuale sta facendo comunque bene. Vincere il campionato non è mai facile, perchè in lotta ce ne sono 4 e non è facile arrivare primi. Anche con il passaggio ad un nuova società, non sarà semplice vincere, anche avendo i soldi e comprando i migliori giocatori che ci sono in Serie B. Secondo me devono continuare su questa strada e lavorare come stanno facendo. Arriverà il momento giusto anche per il Palermo, per il salto di categoria”.
Quanto ti manca il Palermo, il Barbera, i gol segnati sotto la Curva. Vorre proprio sapere da 1 a 10 quanto ti sei divertito in questa piazza e quanto nostalgicamente hai ripensato a quei momenti?
“Il Barbera mi manca tantissimo, a livello di emozioni e di importanza, insieme alla mia esperienza a Cesena, è stata l’esperienza più bella della mia vita. Segnare sotto la curva ed esultare è stato qualcosa di inspiegabile. Quello che ho provato in quei momenti è stato fantastico, non riesco a trovare le parole. Sono onorato di aver provato queste sensazioni. Le racconterò a tutti e per sempre, fino alla morte (ride ndr), perchè davvero sono state le emozioni più belle in carriera”.
Cosa ne pensi del campionato in corso: pensi che il Palermo possa raggiungere il Bari o sarebbe meglio pensare a raggiungere la seconda posizione? Come giudichi l’esonero di Filippi?
“Per quanto riguarda il campionato in corso, il Palermo sta facendo abbastanza bene ma il Bari sta facendo benissimo. Non so se si possa raggiungere il Bari, i pugliesi stanno dimostrando di meritare la prima posizione. Il Palermo sta facendo un bel campionato. Esonero? A livello di numeri Filippi stava facendo bene ma come dicevo prima non è mai facile vincere. Devono incontrarsi una serie di circostanze, tra cui la fortuna”.
Parlando un po’ di te, dopo l’esperienza al Casale ti vedi ancora un possibile protagonista in Serie D o secondo te è arrivato il momento anche di scendere di categoria? Dove ti vedi nel prossimo futuro da calciatore?
“Mi vedo ancora in Serie D, voglio essere ancora competitivo e ho voglia di vincere ancora. Credo che capirò da solo quando è il momento di giocare in categorie minori. Per ora mi sento ancora bene e voglio ancora stupire”.
Verrai al Barbera a vedere qualche partita?
“Si, vorrei venire e lo farò non appena sarò in Sicilia, anche perchè ho tanti amici da guardare in campo e per cui fare il tifo. Se dovessi essere nelle vicinanze, verrò volentieri: sarà un onore e un’emozione stupenda”.
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Ma la domanda sarebbe: chi ti vorrebbe al Palermo? Secondo me non avresti dove andare neanche in C. Statti dove sei.