Il giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Catania ha deciso una proroga fino domani dell’esercizio provvisorio del club etneo, ma i soci avrebbero racimolato soltanto circa 180 mila euro sui 600 totali da versare per potere proseguire il campionato.
È stato disposto, come riassume l’edizione odierna del Giornale di Sicilia, un ulteriore rinvio in casa Catania, ma oltre ad avere una breve scadenza, non sembra per nulla confortante. L’udienza svoltasi il 2 gennaio ha concesso infatti l’autorizzazione alla società di continuare con l’esercizio provvisorio fino al 5 gennaio, mentre si attende di acquisire e valutare la relazione del collegio dei curatori ed altre documentazione. Sono stati dunque riconfermati i provvedimenti già previsti dal 24 dicembre scorso: innanzitutto sospensione della campagna abbonamenti; poi ancora chiusura del centro di riabilitazione, delle piscine e delle palestre all’interno di “Torre del Grifo”.
La Sigi dovrà versare alla fallita società circa 600.000 euro secondo quanto disposto dal giudice del Tribunale fallimentare, ma la distanza dalla cifra prevista sembra davvero abissale: al 2 gennaio, infatti, i soci hanno raccolto solamente 180 mila euro. Una somma troppo povera per poter continuare l’esercizio provvisorio di due mesi, che potrebbe poi portare alla procedura di vendita competitiva del titolo sportivo. Nel frattempo l’Associazione dei Consumatori d’Italia, Consitalia Catania, presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Catania, per indagare a fondo sulla cattiva gestione della società.
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I tifosi del Catania sui social
Sui social si esprimono invece i tifosi del Catania, che continuano ad attaccarsi ad un’ultima speranza. Questo il messaggio del gruppo Liotrizzati. “A quanto pare la somma che sarà presentata al tribunale ammonta a 280.000 euro, di cui 130.000 derivanti da somme di ritorno dall’agenzia delle entrate. Quindi al netto di questo, la somma messa sul piatto da parte di SiGi è di 150.000 euro. Che sia poco lo sappiamo noi e lo sanno anche loro, ma con meno preoccupazione di quella che provano i tifosi, evidentemente. A questo punto, ancor di più gli unici che potremmo fare qualcosa sono i curatori fallimentari; che se come pensiamo hanno a cuore le sorti di preservare il titolo sportivo, potrebbero trovare una via in extremis per arrivare ad una soluzione che salvi il salvabile. Lo speriamo di vero cuore. Speriamo quanto prima una soluzione ed un bando per il titolo sportivo, che si possa fare in tempi giuridicamente brevi. Che possa portare ad un passaggio di proprietà relativamente veloce, ma che garantisca l’esistenza ancora del Catania. Attendiamo con ansia l’evolversi della situazione”.
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