Felici e quell’amore infinito per il Palermo
“Certi amori non finiscono, fanno giri (immensi) e poi ritornano”. Mattia Felici è ancora una volta un giocatore del Palermo, a quasi due anni di distanza dal primo matrimonio, che gli ha regalato grandi soddisfazioni, seppure tra i dilettanti. Venticinque presenze e quattro gol, che lo hanno reso protagonista in una stagione – conclusasi anzitempo a causa della pandemia di Coronavirus – con la promozione in Serie C della squadra dell’allora tecnico Rosario Pergolizzi.
Quel pensiero fisso chiamato Palermo, dall’addio imposto due anni fa, il giovane attaccante non se l’era mai tolto. Vivide nella mente sono rimaste le esultanze tra le fila della nobile decaduta. Lo ha dimostrato in questi mesi, in cui il suo profilo Instagram si è tinto più volte di rosanero, poche di giallorosso. L’esperienza con il Lecce, che detiene il suo cartellino, d’altronde non gli ha mai regalato grandi gioie. Nell’estate del 2019, dopo averlo fatto esordire in Serie B, il club pugliese ha deciso di spedirlo in Sicilia per fargli fare le ossa. È così che ha lottato su ogni pallone insieme ai grandi come Mario Alberto Santana e Gianni Ricciardo su terreni di gioco che definire impraticabili è poco. Senza mai tirarsi indietro.
Al termine della stagione il ritorno forzato tra le fila giallorosse e l’inizio delle delusioni. Prima la frattura del quinto metatarso del piede destro nella scorsa stagione, poi in estate l’infortunio alla spalla, che lo ha costretto a rimanere ai box per tre mesi e gli ha impedito di essere ceduto nuovamente in prestito. Infine la fatica a farsi spazio in prima squadra alla corte di Marco Baroni. Cinque minuti. È questo il tempo che nel girone di andata ha trascorso in campo. Mattia Felici, statistiche alla mano, è un giocatore fuori dai radar. Eppure…
Felici, al Palermo per essere… felice
Il futuro di Mattia Felici ricomincia dal Palermo, lì dove ha sognato di diventare grande. Adesso l’attaccante ha una nuova chance per dare mostra delle sue qualità alla corte di Silvio Baldini, l’allenatore che ha detto “sì” alle seconde nozze, complice la volontà di puntare su un modulo che si adatta alle sue caratteristiche. Sul campo il classe 2001 avrà l’onere di rispondere a coloro che, di fronte al suo ritorno, hanno strabuzzato gli occhi, ritenendolo ormai un giocatore lontano da prospettive vincenti a causa degli infortuni e del mancato impiego. Dalla sua parte, adesso, ci sono però due colori: il rosa e il nero. Sul terreno di gioco il ventenne romano porterà prima il cuore, poi gli scarpini. Quel cuore che, in fondo, da due anni a questa parte, sembra non aver mai lasciato in Sicilia.
Cosa e quanto potrà dare l’esterno d’attacco nella sua seconda parentesi in rosanero non è dato saperlo. “Vediamo alla fine”. Lo ha scritto a settembre scorso Mattia Felici sul suo profilo Instagram a corredo della foto di un’esultanza con la maglia del Palermo. Una frase che a quel tempo è apparsa misteriosa, ma che adesso assume un significato più chiaro che mai: il giovane attaccante è pronto a dare il tutto per tutto per riscattarsi, proprio vestendo quei colori.
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