Baldini, il secondo esordio rosanero: come andò la prima volta nel 2003

Silvio Baldini è pronto per effettuare il suo secondo esordio in campionato da allenatore del Palermo. Il primo avvenne in data 23 settembre del 2003, 19 anni fa. Si trattava di un appuntamento serale importante, contro un altro club storico del panorama calcistico italiano: la Salernitana. I granata peraltro erano guidati da Stefano Pioli, altro ex tecnico rosanero che tanto bene sta facendo con il Milan. Anche in quella occasione, il mister di Massa Carrara scelse il suo modulo di fabbrica: il 4-2-3-1. La sfida si elettrizzò nel secondo tempo: il gol al 49′ dei campani con Tulli aprì le marcature, e al 71′ vi fu l’espulsione di Gaetano Vasari. Un minuto dopo, Baldini decise di rispondere a queste difficoltà inserendo Andrea Gasbarroni, con l’obiettivo di conferire maggiore fantasia alla manovra offensiva palermitana. Mossa vincente, perché a tempo praticamente scaduto l’esterno segnò la rete che evitò la debacle a Baldini nella sua prima esperienza sotto Montepellegrino.

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IL SECONDO ESORDIO DI BALDINI: SARA’ ANCORA 4-2-3-1?

Anche quest’oggi Silvio Baldini si troverà davanti un club di grande valore storico, come la Salernitana. E anche questa volta si tratterà di un esordio lontano dal ‘Barbera’. La sfida contro il Catanzaro, che peraltro arriva al posto di due sfide che sono state rinviate: contro il Messina e contro il Taranto. Entrambe partite da giocare in casa. Aldilà dei segni del destino, è importante catturare alcuni elementi che potrebbero ripetersi. Infatti, oltre al campo su cui si gioca, il 4-2-3-1 costituirebbe un corso e ricorso storico non da poco. Baldini ha sempre sottolineato come sia importante adattarsi ai giocatori, soprattutto se si arriva in corsa. Eppure, una filosofia di gioco chiara come quella del nuovo tecnico sembra andare oltre qualunque discorso sull’adattamento. Il Palermo ha davanti una ghiotta occasione: se vincesse stasera, staccherebbe il Catanzaro e si avvicinerebbe al Bari, sebbene comunque a distanza di nove lunghezze. A questo punto, la speranza è che le cose vadano un po’ meglio rispetto a 19 anni fa.