Nicola Salerno è stato un collaboratore di Maurizio Zamparini, ma anche un amico. Nel 2017 ha ricoperto, per pochi mesi, la carica di direttore sportivo del Palermo, proprio alla corte dell’allora patron rosanero. Il loro rapporto, tuttavia, andava ben oltre quello lavorativo. A ricordarlo è stato proprio il dirigente, ai microfoni di Tuttomercatoweb, nel giorno della scomparsa dell’imprenditore friulano.
Grazie Maurizio Zamparini, nonostante tutto, Palermo non ti dimenticherà mai
“La morte di Zamparini è una mazzata. Sono sicuro che la dipartita del figlio Armando lo abbia devastato. Con Maurizio c’era un rapporto di famiglia, mio figlio ha fatto le scuole con il suo. Erano sempre insieme. La tragedia è iniziata con la morte di Armando, sopravvivere ad un dramma del genere non è possibile“, ha sottolineato Nicola Salerno. E sulla personalità dell’ex patron del Palermo: “Zamparini vulcanico? Si arrabbiava con la moglie, con il bambino, con gli allenatori.. Ma durava poco. L’ho frequentato tanto e ho capito che era un uomo buono, sempre disponibile a darti una mano. Da presidente aveva la capacità di fare le cose fatte bene. E le caratteristiche di un vero presidente. Anche prima di conoscerlo bene perché ero in altre squadre pensavo che si dava sempre tanto da fare. E per il Palermo ha fatto grandi cose“.
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