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Pastore a TP.it: “Palermo nel cuore. Zamparini? Mi accolse come un figlio”

pastore palermo

Javier Pastore non dimentica Palermo. La morte di Maurizio Zamparini, avvenuta ormai diversi giorni fa, ha riportato alla mente del trequartista argentino i ricordi con la maglia rosanero: dall’arrivo in Italia, proprio per mano dell’allora patron, fino alla cessione al Paris Saint-Germain, con in mezzo il dolce matrimonio con la siciliana Chiara Picone. Il calciatore, attualmente in forza tra le fila dell’Elche, si è raccontato in esclusiva ai microfoni di TifosiPalermo.it.

“Sono stati giorni tremendi, sono molto dispiaciuto per quello che è successo“, così Javier Pastore ha esordito in merito alla notizia della scomparsa di Maurizio Zamparini, che si è spento all’età di 80 anni. “Ho un bellissimo ricordo di lui e della sua famiglia. Dal primo momento in cui sono arrivato a Palermo mi hanno dato supporto, tutto quello di cui avevo bisogno. Mi hanno fatto sentire a casa. Non era facile per me a 19 anni arrivare in una nuova città, in un paese nuovo, lontano dalla mia famiglia. Il presidente dal primo giorno mi ha accolto come un figlio“. Una presenza fissa, fuori e dentro dal campo. “Mi parlava sempre, mi ha aiutato tantissimo nella mia crescita come calciatore e come persona. Gli sono stato sempre molto grato. Voglio ringraziare ancora una volta lui e la sua famiglia. L’ho sempre fatto ed ho sempre parlato con lui con tanto affetto, ci siamo sentiti spesso”.

E sul suo arrivo in Italia, nel 2009: “La verità è che sono stato molto orgoglioso di essere arrivato a Palermo grazie a lui. Zamparini è stato il primo con Sabatini a cercarmi in Argentina. Sono stati 3 mesi con me prima di portarmi a Palermo e quel gesto è stato magnifico. Voglio fare le mie condoglianze alla famiglia”. Infine, un pensiero ai tifosi che ad oggi, a distanza di di oltre dieci anni dal suo esordio con la maglia rosanero, lo ricordano con affetto: “Un saluto tutti i tifosi palermitani, perché grazie al presidente ho conosciuto delle persone ed una città che non dimenticherò mai. Porto Palermo nel mio cuore. Mando un forte abbraccio a tutti, Zamparini sarà per sempre il nostro presidente”.

L’amore che lega Javier Pastore ed il Palermo è eterno, tanto che il giocatore in più occasioni – come si cela dietro queste sue parole – ha manifestato il proprio sentimento per la piazza. È dura spiegare a parole cosa abbia rappresentato l’argentino per i tifosi rosanero e non solo. Se fosse possibile descriverlo attraverso una immagine El Flaco sarebbe un tanguero. Il centrocampista, infatti, ha portato con sé in Sicilia un enorme bagaglio argentino: non solo tecnico, ma anche culturale. Eleganza e passione, queste le due parole d’ordine. Il ritmo a tratti veloce e devastante ed a tratti blando e sopraffino. Un talento rimasto impresso nella memoria: difficilmente il “Renzo Barbera” potrà tornare ad assistere ad un simile spettacolo, simile ad un tango di Gardel.

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