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Quando nemmeno il portiere ha il posto fisso: Massolo insidia Pelagotti

pelagotti

Un ruolo complicato dove si passa da zero a cento, da tutto a niente, da eroe a nullità. Il portiere è spesso un attore non protagonista, ma su di lui si posano sempre gli occhi di chi è pronto a criticare al minimo errore. Capita anche ai più grandi ed in questo momento, tra le fila del Palermo, ad essere messo sotto esame dopo il match contro il Campobasso, è proprio l’estremo difensore Alberto Pelagotti.

Il numero uno rosanero non ha mai avuto una concorrenza serrata in questi anni in Sicilia, ma le sue prestazioni adesso cominciano a far storcere il naso. Ad aggravare la sua posizione, ultimo tra tanti, l’errore grossolano del momentaneo 2-1 del Campobasso nella partita giocata ieri. Un tiro non molto forte e neanche tanto angolato, ma che non ha visto l’estremo difensore attento e pronto. Un errore non può sancire l’affidabilità di un portiere, ma se si vanno a sommare determinati episodi il risultato non è quello che si prospettava. In questa vicenda, però, ci potrebbe essere qualcuno pronto a beneficiarne. Questo è sicuramente Samuele Massolo, che con pochi minuti giocati si ritrova ad essere una seria insidia per il posto del compagno. In questa stagione il secondo portiere del Palermo ha giocato soltanto tre partite, che adesso però potrebbero essere sufficienti per mettere tutto in discussione.

Il tecnico Silvio Baldini, da parte sua, nella conferenza stampa post gara, ha voluto spegnere le critiche che sono piombate su Alberto Pelagotti da parte della tifoseria e non solo. “Un allenatore non può parlare male di un giocatore. Io li difenderò sempre. È bravo e importante“, ha sentenziato. Allo stesso tempo, però, non ha voluto chiudere le porte alla possibilità che nelle prossime gare scenda in campo il secondo Samuele Massolo: “Anche lui ha dimostrato le sue qualità a Catanzaro, per cui le possibilità di giocare ci saranno per tutti”, ha concluso.

Palermo e portieri: storia di un connubio non sempre fortunato

L’argomento portiere nella storia del Palermo è sempre stato un po’ delicato. Se andiamo indietro nel tempo, infatti, possiamo notare che la lista di estremi difensori che hanno difeso la porta rosanero è piuttosto lunga. Sono pochi coloro che sono riusciti ad avere la sicurezza della titolarità: Sirigu e Sorrentino su tutti. Sin dai tempi di Zamparini, i tifosi sono stati abituati a vedere una alternanza tra i pali da una giornata all’altra.

È accaduto ad esempio nella stagione 2005/2006, quando si alternarono 3 portieri: Guardalben, Andujar e Lupatelli. Stessa storia la stagione successiva dove Agliardi, dopo alcune papere di troppo, lasciò il posto al veterano Fontana. Nel 2009 stesso destino per Rubinho, arrivato in estate per sostituire Amelia, ma dopo poche giornate sostituito con l’allora giovane Sirigu. Discorso simile anche per Posavec, sedutosi in panchina per dare spazio al più esperto Pomini. Questi sono solo alcuni casi di ‘girandola dei portieri’: a volte è andata bene, altre decisamente meno. Pelagotti già dalla prossima partita dovrà far ricredere tutti per non diventare l’ennesima storia di un portiere rimpiazzato al Palermo.

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