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Baldini: “Troppo facile nascondersi, dobbiamo imparare subito”

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Vincere per riacciuffare i posti d’elite della classifica: è questo l’obiettivo del tecnico Silvio Baldini per la sfida contro la Juve Stabia in programma sabato 12 Febbraio allo stadio Renzo Barbera. Alla vigilia del match, il tecnico dei rosanero è intervenuto come di consueto in conferenza stampa per rispondere alle domande del pre match da parte dei giornalisti presenti.

Di seguito le prime parole di Baldini:

Il mister ha risposto subito alle domande su quale deve essere l’aspetto tattico: “Con tutti i moduli si deve cercare di avere giocatori al top. La cosa più difficile è che quando pressiamo, bisogna avere il concetto fondamentale: tempo e spazio. Se non si copre lo spazio dobbiamo fare altro. È una cosa facile da dire, ma in campo è complesso. Con allenamenti e situazioni si può imparare a leggere la soluzione migliore da attuare. Si deve avere il coraggio di fare le cose fatte come fino ad ora e aiutare la squadra a farle”.

“Il Palermo è una squadra composta da buoni giocatori che si applicano e fanno bene. Troppo facile nascondersi dicendo che ci vuole tempo, non esiste. Dobbiamo imparare velocemente quando sbagliamo, soprattutto quando paghiamo con i gol. Se cresce in autostima e palleggio, credo che il Palermo possa togliersi delle soddisfazioni”.

Sulla questione infortunati e su chi giocherà domani: “Silipo? Devo ancora vedere allenamento e mettere a fuoco ultime cose, ma ho idee chiare su cosa può essere il Palermo. Con tre partite tutti possono avere la propria possibilità. Silipo a Campobasso ha fatto bene, in particolare nella fase di non possesso, ma con tre partite devo gestire meglio la rosa. Doda e Dall’Oglio non ci sono, Buttaro si è fermato. Ognuno quindi darà il proprio contributo”.

Non posso stabilire adesso chi gioca, a fine allenamento lo farò. Per una questione di tempistica non posso dirlo. Non è corretto che lo decido adesso, anche se ho delle idee. Se cresciamo sotto il punto di vista del palleggio, che non dobbiamo cercare sempre verticalizzazione perché difficile da fare. Con palleggio possiamo trovare i giusti tempi per attaccare e recuperare palla. La parte di possesso e non possesso è quello su cui dobbiamo lavorare, per attaccare meglio”

Spazio anche per parlare di un suo ex giocatore, Bentivegna: “In una partita bisogna modificare atteggiamento, in base all’avversario. Per Bentivegna ho allenato per tre anni, a Carrara ha fatto differenza, 7 gol e 7 assist. Se avessi potuto portarlo a Palermo, avrebbe dato un grande contributo. Domani dobbiamo impedirgli di esprimere il suo talento. Gli auguro tutte le fortune a partite dalla prossima partita e non da quella di domani”.

Una riflessione anche sui pochi biglietti venduti in vista del match di domani:Prevendita fiacca, dipende da quello che dimostriamo noi. Dobbiamo vincere. Il tifoso per venire allo stadio bisogna coinvolgerlo, non solo con le vittorie ma con il modo in cui si ottengono”.

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