Catania, l’avvocato Chiacchio: “Asta deserta? Tutta una strategia”

L’avvocato Eduardo Chiacchio, esperto di diritto sportivo e consulente legale del Torino, ha rilasciato alcune dichiarazioni per parlare della difficile situazione che sta vivendo il Catania, dopo l’asta per il titolo sportivo di ieri andata deserta. Sono ore di concitazione per i tifosi rossazzurri, che vogliono sapere legittimamente che fine farà la loro squadra del cuore. Sembra che non vi siano investitori attratti dal club siciliano, nonostante sia una società con una storia centenaria e con un passato di diversi anni in Serie A. Vi è attesa anche per scoprire la decisione del Tribunale di Catania, che dovrebbe decidere prima del 28 febbraio se prorogare la scadenza dell’esercizio provvisorio oppure determinare la scomparsa degli etnei dal calcio professionistico. Infatti, dalla data della sentenza che ha decretato il fallimento, i rossazzurri hanno potuto continuare a militare nel campionato di Serie C proprio grazie all’istituto dell’esercizio provvisorio.

Il Palermo di Baldini è già un’altra squadra?

LE DICHIARAZIONI DELL’AVVOCATO CHIACCHIO SUL CASO CATANIA

Di seguito riportiamo le parole di Eduardo Chiacchio, esperto di diritto sportivo, circa il caso Catania, intervistato dai microfoni di itasportpress.it: “Che sia andata deserta la prima asta fallimentare non mi stupisce, perché si tratta di una strategia. Succede spesso che gli eventuali acquirenti tentino di far abbassare il prezzo d’asta dopo la prima volta, con l’obiettivo di acquistare la società rossazzurra a importo inferiore con i successivi incanti. Io ho seguito molte società fallite e conosco bene la materia nello specifico. Ci può essere una prosecuzione dell’esercizio provvisorio come è capitato ad altri club nelle stesse condizioni del Catania. Se ciò non dovesse accadere, allora la squadra dopo il 28 febbraio verrebbe esclusa dal campionato. Non conosco bene la situazione del Catania e quindi mi limito a non scendere nei dettagli. In ogni caso posso dire di esser molto dispiaciuto del fallimento del Catania“.