L’annata 2019-2020 è da tutti ricordata come la stagione interrotta dal Covid. Non può non essere considerata come tale, eppure per i tifosi rosanero viene maggiormente ricordata come la stagione della rinascita. Andando a ritroso con gli eventi storici, il Palermo solamente l’anno precedente venne dichiarato fallito e fu costretto a ripartire dalla Serie D. Il presidente della rinascita si chiama Dario Mirri ed in questa avventura viene coadiuvato da Rinaldo Sagramola e Renzo Castagnini, esperti nel mondo del calcio. Uno dei maggiori colpi di mercato fu un ragazzo scuola Atalanta ed Inter che decise di indossare dal primo giorno una maglia appartenuta a campioni come Fabrizio Miccoli o Lamberto Zauli: stiamo parlando di Andrea Rizzo Pinna.
Rizzo Pinna
Nato da genitori di origine siciliana (madre di Agrigento e padre nativo dell’Emilia Romagna ma di origini siciliane), il giovane giocatore classe 2000 si mette in mostra fin dai primi passi con uno dei settori giovanili più importanti della sfera calcistica italiana: l’Atalanta. Dal club neroazzurro negli ultimi anni sono usciti diversi giocatori che oggi vediamo nei massimi campionati: Alessandro Bastoni, difensore dell’Inter e campione d’Europa con l’Italia; Dejan Kulusevski che dopo l’esperienza a tinte bianconere è passato alla corte di Conte al Tottenham ed i vari Daniele Baselli e Giacomo Bonaventura e Franck Kessiè.
Facciamo un passo indietro: Rizzo Pinna esce dal settore giovanile dell’Atalanta nella stagione 2017-2018 dopo aver giocato in Primavera e nell’Under 17 della squadra della Dea. Il giocatore passa così all’Inter. Con la squadra milanese, però, non conferma tutto ciò che di buono si vide con la maglia neroazzura bergamasca: 1 partita in 6 mesi e stagione terminata con la Primavera della Spal.
Palermo
Il 9 agosto 2019 firma il contratto che lo lega al Palermo per la stagione corrente. L’esordio arriva in Coppa Italia nella sconfitta ai calci di rigore contro il Biancavilla. In alcune partite successive Rizzo Pinna non siede nemmeno in partita, oltre diverse volte fuori dall’elenco dei convocati, suscitando scalpore anche alla luce delle esperienze con l’Atalanta Primavera, da assoluto protagonista. Le parole di Pergolizzi, allenatore di quel Palermo, furono molto decise: “Se non hai le palle non puoi giocare; per giocare a calcio devi avere le caratteristiche giuste, la giusta mentalità, la giusta verve agonistica. Devi saperti inserire all’interno del progetto e aiutare la squadra. Non sarà più convocato finché non dimostra il suo carattere”.
Con queste parole Pergolizzi decise di limitare le apparizioni del numero 10 che trovò spazio solamente in 2 uscite in campionato: a Palmi contro la Palmese e contro il Troina. La 10 è una maglia importante che può pesare tanto, soprattutto in piazze calde come Palermo.
Rizzo Pinna dopo Palermo
Finita l’avventura rosanero con la vittoria del campionato, seppur praticamente mai giocando, l’ex Atalanta rimase svincolato fino all’approdo nel campionato di Serie D con la casacca della Vis Artena dove totalizza 3 assist e e 0 gol in 18 apparizioni. Le prestazioni in Serie D suscitano l’interesse di una piazza calda come Foggia, con il maestro Zeman in panchina.
In Serie C non è un titolare ma riesce a ritagliarsi uno spazio in campo condendo la sua esperienza foggiana con 2 gol in campionato contro Monterosi e Juve Stabia entrando dalla panchina. Oggi 15 febbraio Andrea Rizzo Pinna torna a giocare contro il Palermo, non ha più la 10 sulle spalle ma la 7, numero altrettanto importante. Un’altra differenza con due anni fa è che non c’è più Rosario Pergolizzi in panchina, ma la voglia di rivincita dell’ex rosanero è presente proprio come in quei tempi.
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