In vista del match di domani tra Palermo e Turris allo stadio Renzo Barbera, il tecnico rosanero Silvio Baldini è intervenuto in conferenza stampa. L’incontro è previsto per le 14:30 ed i rosa sono pronti al riscatto dopo l’ultima deludente partita. Ecco di seguito le dichiarazioni dell’allenatore toscano.
Le dichiarazioni in conferenza stampa di Baldini
“Personalità? Le caratteristiche dei giocatori sono quelle psicologiche, oltre che tecniche. Queste ultime dipendono da quelle. Stiamo cercando di migliorarci da questo punto di vista. Il Palermo è una squadra forte che può giocarsi la promozione, anche se arriveremo decimi. Avremo difficoltà a raggiungere questo traguardo se lavoreremo male dal punto di vista mentale. I ragazzi ce la stanno mettendo tutto ed io sono convinto che potremo essere la sorpresa di questi play-off“.
“Silipo? Io non è che non faccio giocare i giocatori per simpatia. Se in allenamento non mi danno garanzie che io reputo necessarie allora faccio determinate scelte. Non è detto che quello che penso io sia giusto, ma sono due partite che gioca 30-45 minuti. Se il ragazzo riuscirà a dare alla squadra una garanzia in tutti i sensi avrà la possibilità di giocare, ma se vedo altri più avanti allora non giocherà. Non è una penalizzazione, ma è ciò che vedo da allenatore. È come un pittore che usa un colore piuttosto che un altro. È normale che uso altri giocatori se vedo che possono essere più utili all’obiettivo. Non è una bocciatura però, perché ha le qualità tecniche anche per giocare in Serie A. Io però scelgo giocatori funzionali al Palermo, che siano sempre applicati e giochino con e senza palla. Il tempo potrà migliorarlo anche per giocare in categorie superiori”.
“Damiani non è ancora il giocatore che avevo a Carrara. L’anno scorso ha vinto la Serie B con l’Empoli facendo una ventina di presenze, mentre all’inizio di quest’anno si è infortunato e non ha mai giocato. Quando sei assente per 6 mesi è normale che devi ritrovare la condizione. All’esordio è partito benissimo, mentre nelle altre gare non l’ho visto brillante com’è e l’ho sostituito. A Carrara non mi era mai successo di toglierlo: ha fatto tutte le partite, dal campionato ai play-off. È comunque un valore aggiunto, perché ha esperienza nonostante la giovane età e ce ne sono pochi bravi come lui. Mi aspetto che continui a crescere e che dia un grande apporto alla squadra”.
“Cambio di modulo? Il mio errore è stato quello di giocare per vincere, mettendo un’ala al posto di un terzino. Non ci ha dato le sicurezze che avevamo trovato con la Juve Stabia. Nonostante questo le situazioni importanti c’erano state. Sul secondo gol siamo 3 contro 1 con Odjer che servendo Brunori avrebbe potuto farci segnare, invece siamo andati in contropiede e abbiamo preso gol noi“.
“La squadra gioca sempre più lunga. Se riesci a stare corto, dai 16 ai 20 metri, è più semplice giocare. Quando abbiamo preso gol eravamo oltre 40 metri. Allungando così vuol dire che non sei a difesa della porta. Bisogna essere compatti con tutti i dieci elementi più il portiere che deve togliere profondità agli avversari. Se ti allunghi succede quello che è successo a Foggia. Su questi aspetti stiamo lavorando, è fondamentale per potere vincere i play-off anche arrivando decimi“.
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