A Palermo é il solito spettacolo. Il Palermo, nel suo stadio, è un’altra squadra. Fortuna per i siciliani che una volta ogni due settimane si giochi tra le mura amiche. Sfortuna, che non si giochino tutte al “Renzo Barbera”, perché oggi i rosanero se così fosse sarebbero primi in classifica. Ma i “se” nel calcio hanno una valenza pari allo zero. E così, per effetto di un disastroso rendimento in trasferta, oggi la banda di Baldini si trova in 5° posizione. Nel match delle 14:30 la Turris è stata regolata senza troppi affanni e il Palermo è stato la solita squadra pimpante e aggressiva.
Sbraga da incubo, Palermo superiore
Nel primo tempo le occasioni sono state soprattutto per i siciliani. Brunori è stato protagonista di un’ottima prima frazione a cui è mancato solo il gol. Anche merito di Perina, che all’alba del match si è disteso sul tiro ravvicinato dell’Italo-brasiliano mettendo in calcio d’angolo. La Turris si è resa pericolosa solo sugli sviluppi si un calcio di punizione ben battuto e sul quale Pelagotti si è disteso alla sua sinistra mettendo la palla in corner. Poi qualche altra fiammata che però il Palermo ha saputo spegnere adeguatamente. Al 10′ i padroni di casa erano già in vantaggio grazie al goffo autogol di Sbraga che, su spiovente disperato di Lancini (a cercare Brunori) tocca di testa e infila il suo portiere.
Il ritorno di “Bobby”
Il vantaggio è stato poi legittimato dal Palermo, che ha continuato ad attaccare con convinzione. Luperini ha recuperato 4 o 5 palloni importanti, De Rose era ovunque. L’ex Trapani ha colpito pure una traversa sugli sviluppi di calcio d’angolo al minuto 30′. 5′ prima era stato Floriano a sfiorare il gol con uno straordinario pallonetto su cui ha risposto presente Perina. Al tramonto del primo tempo, poi, il raddoppio: Floriano passa attraverso i corpi di due avversari, serve Lancini che incredibilmente calcia male e consegna la palla all’ex Bari, che a quel punto non può sbagliare a porta (quasi) sguarnita. 2-0 e partita in ghiaccio. Al netto della grande emergenza difensiva della Turris (a cui mancavano 4 centrali titolati), la squadra di Caneo si è comportata davvero male in fase difensiva, concedendo spazio e occasioni. Merito anche dei rosa, che con qualità e atteggiamento la gara l’hanno amministrata a proprio piacimento.
Vendetta con gli interessi
Nel secondo tempo la sinfonia è proseguita. Il Palermo sigla addirittura un “pokerissimo” e riscatta con gli interessi la sconfitta dell’andata. Prima Brunori, su assist di De Rose (3-0), poi Luperini a due passi da Perini (4-0) e poi Soleri (5-0), entrato al posto di Floriano nel secondo tempo. L’attaccante di proprietà della Juventus ha intanto raggiunto il suo record personale di gol toccando quota 14 in stagione (13 erano stati quelli con l’Arezzo). Insomma è andato tutto bene, è sembrato tutto facile anche se non lo era. Tante occasioni e uno spettacolo che al “Barbera” raramente si era visto. Una continuità mentale che ha fatto la differenza e che ha permesso al Palermo di non retrocedere di un metro una volta rientrati dallo spogliatoio (esattamente il contrario di ciò che era accaduto contro il Messina).
Prendere e guardare avanti
Insomma ha funzionato tutto. Ma non c’è da esaltarsi. Baldini sa bene che bisogna prendere questi 3 punti e guardare avanti, perché le altre non si fermano. Non si ferma soprattutto il Catanzaro, che ha trovato un altro successo in trasferta a Taranto (0-1) e mantiene così il 2° posto. Il Catania vince contro il Francavilla, che adesso sente alle calcagne la pressione del Palermo, che sale invece al 4° posto aspettando l’Avellino (impegnato contro la Fidelis Andria).
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