Latina, Jefferson si scusa: “Azione che non si ripeterà. Mi dispiace per tutti”

L’attaccante del Latina Jefferson Siqueira si è scusato dopo il comportamento ritenuto poco sportivo nel corso della gara di ieri contro l’Avellino. Il 34enne brasiliano – riporta tuttoc.com – è stato espulso per quattro giornate, su decisione del Giudice sportivo, per aver colpito con uno schiaffo l’avversario dopo un fallo commesso pochi minuti prima.

Le dichiarazioni di Jefferson

“In tanti mi stanno chiedendo di parlare dell’accaduto di ieri e volevo approfittare di questo momento per spiegarmi a mente fredda. È stata una partita combattuta e molto fisica: verso la fine ho commesso un fallo su Silvestri e lui si è lasciato andare a terra. Subito dopo lui si è alzato, mi ha dato una manata in faccia e io d’istinto ho sbracciato prendendolo di striscio nel viso. A quel punto è arrivato l’arbitro con il cartellino rosso e sono andato fuori di testa”.

“Mi dispiace – continua il centravanti nerazzurro – perché sono scene brutte a vedersi, soprattutto io che ho sempre cercato di essere un professionista modello. Non sarò mai un angelo e non dico neppure che sono il più bravo del mondo, ma neppure il più cattivo”.

“Io non ho nulla contro nessuno, deve essere chiaro, fortunatamente i compagni e anche alcuni di coloro i quali giocano nell’Avellino che hanno militato con me sanno che sto dicendo la verità. C’è stato anche un mezzo chiarimento con Silvestri, ma mi dispiace che oramai era già accaduto il fattaccio. Mi dispiace per i miei compagni e il mister – aggiunge – dato che sarò squalificato. Dispiace perché è stato un casino che non è servito a nulla. Volevo chiedere scusa per questa mia azione: chi ha fatto il calciatore sa che può capitare, non sto qui a fare il perbenista ma non voglio neppure passare per il più cattivo del mondo. Chiedo scusa a chi è interessato, soprattutto al pubblico, ai compagni e alla società. E’ stato un fatto isolato che si è già chiuso ieri. Chi mi conosce sa quello che sto dicendo. Spero che non capiti mai più”.

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