Pino Rigoli, ex allenatore del Catania, ha rilasciato alcune dichiarazioni per parlare della difficile situazione che i rossazzurri stanno vivendo fuori dal rettangolo verde, seppur in campionato stiano fornendo ottime prove. Il prolungamento dell’esercizio provvisorio sta consentendo agli etnei di proseguire il campionato, ma l’incognita dell’asta per il titolo sportivo rimane sempre presente. Nel frattempo, il Catania ha saputo lasciare fuori dal campo le varie vicissitudini societarie, con vittorie di prestigio come quella contro la Virtus Francavilla, prossima avversaria del Palermo. L’ex allenatore rossazzurro Rigoli si è soffermato proprio sulla professionalità dei giocatori, augurandosi che i prossimi proprietari possano portare Catania ai fasti di un tempo.
LE DICHIARAZIONI DI RIGOLI SUL CATANIA
Di seguito riportiamo le parole di Pino Rigoli, ex allenatore del Catania, intervistato da TuttoC.com: “Il Catania se la giocherà a viso aperto contro l’Avellino, andando alla ricerca dei tre punti. I siciliani stanno vivendo un buon momento, in queste partite di cartello hanno sempre dato qualcosa in più rispetto agli scontri con squadre di medio-basso livello. I Lupi si battono col piglio e la determinazione giusta. La situazione societaria, tuttavia, è disperata, è vero, però i giocatori sono comunque tenuti a dare tutto. Sono professionisti, non possono permettersi di fare male e compromettersi il futuro. Mi auguro solamente che chi arrivi venga a fare calcio seriamente. Catania ha dimostrato attaccamento e presenza, qui serve gente che vuole fare calcio nella giusta maniera. Naturalmente servono persone serie che vogliano investire sul Catania”.
LEGGI ANCHE
Attacco in Ucraina, Mattarella: “La guerra distrugge l’operato umano”
Foggia, Zeman: “Bari? Sono sempre tre punti, ma so quanto vale il derby”
Palermo, disposto sequestro conservativo di 2,35 milioni: la nota del club
SEGUICI SU FACEBOOK | INSTAGRAM | TWITTER
Altre News
Il “Club di Tifosi” torna questa sera alle ore 21:30
Palermo, lunedì Dionisi in conferenza
Il caffè della domenica: Rosa o nero?