Il Palermo era chiamato alla prova della maturità, la Turris al riscatto, dopo la sconfitta contro il Catania. Al “Giovanni Paolo II” gli ingredienti erano tanti e il piatto che ne è venuto fuori è stato ricco. Tradotto: una partita bella, tutt’altro che povera di emozioni. Ma soprattutto un ottimo Palermo, forse il più bello in trasferta (almeno dal punto di vista della prestazione) . La squadra di Baldini ha mostrato di avere identità, anche se il risultato del primo tempo, alla fine, è stato il più beffardo.
Rigore generoso, Palermo beffato
I primi 20 minuti sono stati un monologo rosanero. Floriano e Brunori sono stati gli uomini più pericolosi. L’ex Bari prima, e il capocannoniere di proprietà della Juventus poi, si sono fatti ipnotizzare da Nobile. Due errori a tu per tu con il portiere, che al Palermo sono costati caro. Due occasioni che solitamente due come loro non sbagliano. Al 24′, poi, l’episodio che ha cambiato il film della prima frazione: il direttore di gara, il signor Francesco Luciani, vede un fallo di Giron in area e concede un generosissimo calcio di rigore. Maiorino calcia, Pelagotti intuisce ma non basta; il parziale è di 1-0. La reazione è affidata ancora una volta ai piedi di Floriano, che dal limite dell’area piccola calcia al minuto 30 e trova, ancora, la risposta di un Nobile scatenato.
La doccia fredda e la speranza
Nel secondo tempo il Palermo è partito forte alla ricerca del vantaggio. I siciliani continuano però a sbagliare di tutto sottoporta. Brunori, ancora una volta a tu per tu con Nobile, non è riuscito a mettere palla in rete: lo scavetto é stato disinnescato (55′). Pochi minuti più tardi ancora Brunori, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, si ritrova il pallone tra i piedi ma calcia debolmente da pochi passi. Al 59′, come un fulmine a ciel sereno, i padroni di casa trovano il raddoppio: destro di Patierno dal limite dell’area e pallone che si insacca all’angolino, alla sinistra di Pelagotti (che forse poteva fare qualcosa in più). Nel miglior momento per il Palermo, esattamente come nella prima frazione, la squadra di Taurino ha colpito. I rosa hanno pagato la poca cattiveria negli ultimi 16 metri. Al 71′ viene concesso il secondo rigore del match, questa volta a favore del Palermo: Valente viene steso in area di rigore e l’arbitro non ha avuto dubbi. Brunori spiazza Nobile e trova il suo 15° gol stagionale (superando Dybala e Ilicic).
Altra battaglia persa in terra nemica
Al 76′ calcio d’angolo per il Palermo: Floriano calcia e Perrotta per centimetri, di testa, non trova la rete del 2-2. Gli ultimi minuti sono un assedio rosanero, alla ricerca del gol del pari. Al minuto 82′ ancora siciliani vicini al gol con un flipper impazzito a due passi da Nobile. Nessuno, però, è riuscito a ribadire in rete. Palermo generoso, sprecone, sotto il diluvio universale che si è abbattuto su Francavilla negli ultimissimi minuti del match. L’arbitro ha fatto il suo, gli ospiti hanno sprecato di tutto e la Virtus ha capitalizzato le uniche due occasioni avute. Classica partita strana, altra battaglia persa, per i rosa, in terra nemica. Il 2° posto si allontana, il Catanzaro vince e i rosa restano impantanati al 6° posto anche se con una gara in meno.
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