Il Palermo frantuma il concetto di “partite abbordabili”
11402 facce tristi, 11402 volti delusi. Tanti gli spettatori portati al Barbera dall’iniziativa della società ( biglietti ad 1 euro). E come dargli torto? Chi mai si sarebbe sognato o solo lontanamente immaginato che il Palermo spumeggiante di Avellino, la macchina tritasassi del Barbera, non avesse oggi vinto con la penultima della classe, in piena crisi di risultati e per di più in formazione rimaneggiata? Nessuno. Nessuno si aspettava questo tonfo clamoroso, questo enorme passo falso casalingo che compromette una bella rincorsa cominciata qualche settimana fa ed oggi conclusasi nella giornata che sulla carta sembrava favorevole ai rosanero.
Palermo-Fidelis Andria, le pagelle: tutti insufficienti, si salva solo Giron
Un po’ di cuore e pochissime idee …
Baldini ha ragione: il Palermo ha messo cuore ma poche idee. In avanti si è giocato a soggetto, con lanci lunghi ed inutili invece di cercare il fraseggio in area di rigore. C’è stata, fin da subito , una frenesia e una improvvisazione deleteria. Ed alla fine il pareggio è andato pure bene perché se il modestissimo Andria avesse vinto non avrebbe rubato nulla. E questo la dice lunga sull’affidabilità di questa squadra capace di vincere al temutissimo Partenio e quasi perdere con la penultima della classe. Una partita che leva qualunque certezza, che distrugge il concetto stesso di partite abbordabili. Per questa squadra non esistono partite abbordabili, sono tutte a rischio: il trionfo del temporaneo, del precario e del provvisorio. Insomma non ti lascia certezze ed oggi, alla luce della brusca frenata, fare tabelle, talbelline o previsioni di qualunque tipo diventa ridicolo. Anche chi ama sbandierare obiettivi importanti, da oggi dovrebbe rivedersi e andare un tantino più cauto.
Baldini: “Il pareggio è merito del pubblico. Il rigore? Li ha sbagliati anche Baggio”
Con questa squadra vai allo stadio o ti metti in poltrona e devi essere pronto a tutto. Vivere alla giornata, gara dopo gara, senza illusioni di alcun tipo. Non da garanzie ed affidabilità. Non riesce a inanellare tre successi di fila (oggi il Monopoli è arrivato a 4) e invece di scalare posizioni le perde o perde punti rispetto alle avversarie. Nella sua filosofica conferenza Baldini dice una cosa corretta: così non andiamo da nessuna parte. Ecco, al termine ma anche durante la partita, la sensazione è stata proprio questa. E chi considera il punticino strappato all’Andria come un bicchiere mezzo pieno, deve essere tanto ma tanto ubriaco…
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Di sicuro possiamo scordarci del secondo e terzo posto e……..non finisce qui.
Questa rosa poteva ambire a lottare per la promozione se a gennaio il trio dell’incompetenza invece di prendere i desperados damiani e felici puntava su profili di carisma ed esperienza, ma poichè i giochi sono fatti recriminare non serve più a nulla bisogna solo sperare che questa stagione finisca al più presto e che a giugno ci sia il tanto agognato passaggio di consegne perchè solo cosi potremmo ritornare in cadetteria e magari un giorno in serie A.
Io invece me l’aspettavo queste difficoltà, infatti nel gioco dei pronostici sull’app del Palermo io avevo pronosticato un 2 a 1 e non una vittoria larga, proprio perché mi aspettavo questo Palermo con il “braccino” corto. Questi giocatori hanno poca personalità e ieri appena hanno visto l’entusiasmo dei tifosi e lo stadio pieno hanno avuto paura di sbagliare, non hanno retto la “pressione” del dovere vincere a tutti i costi.