E’ stato sollevato dall’incarico nel febbraio del 2021, poi non ha più trovato una panchina ed è ancora sotto contratto con il Palermo, fino a giugno 2022. Stiamo parlando di Roberto Boscaglia, che oggi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa asserendo di aspettarsi, a questo punto di “sedere su una panchina”. Era ospite della “Palermo Football Conference”, organizzata da Conference403. I temi trattati sono stati tanti: dal suo futuro, alla situazione che si sta vivendo a Brescia per finire, poi, alla decadenza delle squadre siciliane. Ecco le parole dichiarazioni dell’ex tecnico del Palermo.
Le parole di Roberto Boscaglia
“Lo ammetto, ho rifiutato delle squadre: per me la programmazione è il minimo che io possa chiedere. A volte tutti gli allenatori vorrebbero dei giocatori e una squadra perfetta, ma non è così. La categoria non è importante per me, ci sono squadre di Serie C che hanno un blasone superiore ad alcune di Serie B, non mi è mai importato della categoria. Io avrei voluto più garanzie, ma non ho ricevuto quello che mi aspettavo davvero. Così, faccio ciò che non avrei fatto se fossi stato su una panchina ad allenare. Da questo punto di vista, vedo il bicchiere comunque mezzo pieno”.
Il ritorno di Corini a Brescia e la decadenza delle siciliane
“Per Cellino esonerare un allenatore fa curriculum, nei panni di Inzaghi non sarei contento. Lo conosco e so come ragiona; e poi stava facendo bene. Strano che ritorni Corini, non è stato trattato benissimo dal presidente. A Palermo sanno cosa significa vivere certe situazioni. Decadenza del calcio siciliano? E’ un problema di struttura, ma non è la sede giusta per parlarne. Siccome però la speranza è l’ultima a morire, spero che una tra Catania, Palermo e Messina salga subito di categoria. Tutte e tre meriterebbero palcoscenici diversi”.
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Il portafoglio pieno , quello sicuramente. E senza neanche muovere in muscolo.