Christian Tommasini, attaccante della Paganese, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la gara contro il Palermo, conclusasi con il risultato di 2-2 al Marcello Torre.
Le dichiarazioni di Tommasini
“Oggi eravamo 17 giocatori, tra cui 14 di movimento: non penso di essere io il simbolo. Abbiamo fatto una prestazione da squadra, di cuore, e dobbiamo cercare di recuperare le pedine mancanti. Bisogna affrontare queste ultime quattro partite fino alla fine. Sono venuto dal Fiorenzuola – continua Tommasini -, squadra in cui non mi trovavo bene sia con i compagni e desideravo fortemente giocare alla Paganese perché sentivo la necessità di avere stimoli e qui li ho trovati. Nelle ultime partite sono andato a segno, faccio quello che mi ha sempre detto il mister e cerco di mettere il più possibile le mie qualità a servizio della sqaudra. Sono contento che stiamo venendo fuori”.
“Siamo una squadra – continua – e in ogni partita viene sempre fuori la prestazione di qualche giocatore emergente. Qui a Pagani penso di aver trovato uno staff molto preparato, dei compagni disponibili e predisposti ad aiutarmi, cosa che a Fiorenzuola non ho visto. Nonostante il mister fosse preparato, non è scattata la scintilla”.
Tommasini conclude poi parlando del piccolo episodio al momento di calciare il rigore che lui stesso ha messo a segno: “Peppe – riferendosi al compagno Gaudagni – è un ragazzo che ha voglia di far bene, gli ho semplicemente ricordato che ero io il rigorista. Lui è un attaccante e giustamente vuole emergere ed è un buon segno perché significa che la voglia c’è”.
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