Mancava uno così a questo Palermo. Mancava da tempo un attaccante vero, che di calcio ne sa, e pure tanto. Uno che segna, gioca per la squadra e trasforma le cose difficili in barzellette. A partire dalla partita di ieri contro il Taranto, dove la sua doppietta ha contribuito al trionfo finale (insieme alla doppietta di Luperini e al gol di Soleri). Mancava uno come Matteo Luigi Brunori, il miglior attaccante italiano del 2022 con ben 14 gol (superati Ganz e Immobile). Un bomber da tenere lontano rispetto ai fasti del passato, o per meglio dire, ai marziani, di un tempo (Amauri,Miccoli,Toni); ma da tenersi quanto mai stretto in questa categoria. L’italo-brasiliano è sicuramente tra i calciatori più forti della Serie C nella storia del Palermo.
Se diventi forte quì, il destino è altrove
Stecca una partita, quella contro la Fidelis Andria. E si prende gli “schiaffi” di Baldini. Poi ricorda a tutti che lui c’è ancora, avvisa Moro del Catania e segna contro Potenza, Paganese e Taranto. 4 gol nelle ultime 3, 14 da inizio anno, 11 nelle ultime 9. Brunori è uno dei pochi calciatori che nella rosa del Palermo appartiene alla categoria degli “intoccabili”, assieme a Valente e Luperini. E’ uno dei pochi (se non l’unico) per cui quei fedelissimi vanno ancora allo stadio. Una “sinagoga” ormai vuota, stanca, senza passione. Quella passione che lo stesso Brunori incarna, così come il dolore. E’ specchio di ciò che prima o poi il tifoso rosanero è chiamato a patire: la nostalgia. Perchè se diventi forte nel capoluogo, il tuo destino è altrove.
Il paradosso più grande, adesso..
E’ sempre stato così da queste parti, ma per l’attaccante di proprietà della Juventus questo concetto è, forse, ancor più rigido e radicale. Forte, soprattutto, della formula del suo cartellino, che recita “prestito secco”. Ergo, a fine anno i bianconeri decideranno cosa fare di lui. E più segna, “peggio” è: il paradosso più grande della storia. Più fa gol, più è bello da una parte e doloroso dal’altra. I tifosi non gli chiederebbero mai di fermarsi, certo, anche perchè i suoi gol serviranno alla lotteria (infame) dei Playoff. Eccome se serviranno. Ma se potessero gli chiederebbero sicuramente di ascoltare con attenzione la proposta che Castagnini certamente gli presenterà (con tutti i limiti decisionali del caso).
Croce e delizia, una “comunicazione” beffarda
Il futuro ancora a tinte rosanero dipenderà da tante cose: la volontà del giocatore e quella della Juventus su tutte. Poi potrà dire la sua anche il Palermo. Ma non prendiamoci in giro: è pure giusto che Brunori abbia ambizioni importanti e che il salto di categoria sia per lui una priorità. Se la merita la serie B questo ragazzo. Per come tratta il pallone, per come vede la porta, per come vede calcio, per come sa trovare strade impossibili per i compagni. E’ chiaro che lo stesso attaccante sia adesso, più che mai, focalizzato sulla stagione in corso. Ma ogni gol segnato è croce e delizia. Per lui e per i tifosi. Ad ogni rete la sua testa è felice e nostalgica allo stesso modo, come quella dei suo fans più accaniti. Quasi a creare una “comunicazione” gioiosa e beffarda allo stesso tempo.
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Questa società squattrinata non può fare nessuna proposta convincente , già è molto che paga le trasferte.