Baldini e l'”Acchianata” a Santa Rosalia: “Chiediamo ciò che meritiamo”

Pochi minuti fa il tecnico del Palermo Silvio Baldini, durante l’“Acchianata” a Santa Rosalia insieme alla squadra, ha risposto ad alcuni giornalisti accorsi sul luogo del capoluogo siciliano.

Le dichiarazioni di Baldini

“Giocare a calcio non significa solo disputare una partita in cui si vince quando si fa un gol in più, ma vuol dire anche partecipare alla cultura e a quelle che sono le tradizioni di questa città. Se uno sente su se stesso questa responsabilità sa anche che quando va in campo c’è tanta gente che per la maglia che si indossa si può soffrire, se le cose non vanno bene, ma si può anche gioire se tutto va per il meglio e si vince”.

“Il santuario lo conosco ormai da vent’anni – prosegue il tecnico toscano –, e di fronte ai santi non si possono fare film. Sono tornato qui, ad allenare di nuovo il Palermo, proprio perché sentivo questa voce che diceva “non è finita”. Così ho dimostrato di avere fede e sono tornato dopo diciotto anni”.

Baldini si è poi soffermato inevitabilmente sulla questione playoff, asserendo: “Non sarebbe corretto chiedere l’intercessione di Santa Rosalia per i playoff, la religione è di tutti. Chiediamo solamente di avere la salute e tutto ciò che ci meritiamo. I santi non si possono invocare per avere dei favori personali, ma si chiede aiuto se hai problemi di salute, se hai un figlio o un genitore malato, in quel caso sì. Per una partita di calcio chiediamo solamente di farci vivere e farci avere il merito di quello che meritiamo. I ragazzi sono in forma – conclude poi il tecnico –, stanno molto bene e sono arrivati in una buona forma. Ora bisogna solo gioca e dimostrare tutto sul campo”.