Forse non è un caso che Palermo-Triestina si giochi alle 20.30 di giovedì 12 maggio. La data in cui andrà in scena il match sul campo del Barbera, fa infatti riflettere. Il dodici, la dozzina, sin dai tempi più antichi è presente e impresso nella memoria dell’uomo: dalle 12 fatiche di Ercole, necessarie per espiare un proprio peccato dopo un attacco d’ira, passando per i 12 Titani, gli dei più antichi, le prime forze primordiali. E chissà che il numero 12, non possa essere un mantra anche per il match di giovedì, quando il 12esimo uomo in campo, potrebbe essere proprio il pubblico.
In questa fase finale della stagione di Serie C, ovvero i play-off, ad essere necessari se non fondamentali sono due elementi: le prestazioni della squadra e l’apporto dei tifosi. Lo stadio del capoluogo siciliano può dunque finalmente farsi sentire a gran voce dopo tanto tempo, forse troppo, dall’ultima volta. Ma qual è stato “l’ultimo ballo”, The last dance, al Barbera?
L’ultima partita di play-off al Renzo Barbera
Bisogna andare indietro nel tempo se si vuole ricordare l’ultimo incontro di play-off nell’impianto palermitano, e lo si deve fare di ben quasi 4 anni. La data è il 13 giugno 2018. L’orario lo stesso della partita che si disputerà giovedì, contro la Triestina, le 20.30. Era Palermo-Frosinone e terminò 2-1: al gol di Ciano risposero La Gumina ed un autogol di Terranova. Quella sera, c’è da dire che si trattava però di una finale di andata dei play-off per conquistare la promozione in A, ad essere presenti furono 29.050 spettatori: un numero che forse anche per alcune squadre della massima serie è difficile da raggiungere. Sappiamo tutti come finì quel doppio confronto ma chissà, che già a partire da giovedì, non si possa riscrivere la storia.
I play-off della scorsa annata
Lo scorso anno, dopo un’ulteriore stagione fallimentare in B nel 2018/19 (e non solo dal punto di vista delle vicende in campo ma anche fuori), la rinascita, la ripartenza dall’inferno della D e la promozione in C, si è ritornati a giocare i play-off. Dopo aver superato agevolmente i primi due turni contro Teramo e Juve Stabia, il Palermo di Filippi incontrò al primo turno nazionale l’Avellino di Braglia. Il primo dei due scontri si svolse al Barbera e vide i rosa trionfare grazie alla rete di Floriano all’87esimo su calcio di rigore, ma non poté esultare davanti i propri tifosi viste le restrizioni per il Covid e lo stadio vuoto, spoglio. Il ritorno perso per 1-0 a seguito della rete di D’Angelo spazzò via ogni speranza per la promozione in B.
Quest’anno la musica, però, a partire da quella sugli spalti, può e deve essere diversa. Le restrizioni adesso non esistono praticamente più all’interno dello stadio, la squadra sembra aver trovato il giusto entusiasmo ed i risultati arrivano, oltre che il bel gioco. Proprio ieri il Palermo di Baldini ha portato a casa la prima vittoria di questa fase finale del torneo, trionfando per 1-2 contro la Triestina di Bucchi ed ora avrà a disposizione praticamente 3 risultati su 3 (sì perché può addirittura permettersi di perdere 0-1 contro i giuliani, passerebbe comunque grazie al miglior piazzamento). Il tempo degli alibi, delle scuse per non presenziare allo stadio, sembra terminato…la dimostrazione? La splendida cornice di pubblico ieri, giunta sino a Trieste, dopo quasi 1600 km di viaggio. Adesso, a scaldarsi, deve essere il Renzo Barbera.
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