Ok va bene, il pubblico ha sbagliato, non si fa. Non si lanciano oggetti dagli spalti nemmeno se sono lattine di birra mezze piene che possono essere un sollazzo per chi le riceve. Non è sportivo, non è corretto ed in più rischia di farti perdere un intero campionato se vieni sanzionato con una sconfitta a tavolino.
Fatta questa indispensabile e importante premessa, c’è dell’altro. Ed è la motivazione della decisione del giudice sportivo che prende atto del lancio degli oggetti da parte dei tifosi in curva ma scrive anche che questi sono stati scatenati dallo strattona mento di un giocatore avversario (il portiere Offredi) nei confronti del raccattapalle. Tranne poi non sanzionare Offredi che se ne esce pulito pulito e con la testa ben rinfrescata avendo usato una delle tante bottigliette a lui indirizzate per bagnarsi la pelata. Una motivazione che fa arrabbiare ancora di più della multa di 6000 euro inflitta al club rosanero
Il calcio è uno sport che dovrebbe conciliare valori di uguaglianza, rispetto e soprattutto umiltà. Stando agli ultimi avvenimenti che si sono verificati in Lega Pro, tutto ciò sembra venir meno. Il caso di Offredi, portiere della Triestina, ne è esemplare.
Clamoroso al ‘Barbera’: Offredi colpisce un raccattapalle, sanitari in campo
Il colpo al raccattapalle
Nel corso della gara di ritorno della fase nazionale dei play-off tra Palermo e Triestina, in scena lo scorso giovedì allo stadio Renzo Barbera, l’estremo difensore alabardato, a seguito di un’azione che si era spenta sul fondo, ha colpito un raccattapalle che esitava a restituire il pallone, probabilmente con un pugno. Il raccattapalle è stato prontamente soccorso dai sanitari che hanno cercato di risollevarlo da terra, ma la cosa che lascerebbe discutere sono le mancate sanzioni che avrebbe dovuto rimediare il portiere.
Effettivamente guardando i precedenti, e dunque se si dovesse seguire una linea univoca che evidentemente, a questo punto, risulta essere solo immaginaria, l’arbitro e la Lega avrebbero dovuto comportarsi come fatto con Almici. Rievoca immagini, oltre i due gol subiti, il derby perso a Catania? Alberto Almici al 77esimo di quello sciagurato match giocato il 12 dicembre scorso, perse la testa e strattonò un racchetta palle etneo che perdeva tempo nel restituire il pallone. Questo insano gesto gli costò subito un cartellino rosso.
Ma allora perché con Offredi non è successa la stessa identica cosa? Perché un pugno rifilato ad un ragazzino rimane non punito? Contattare l’ufficio Misteri della Lega Pro.
Francesco Paolo Tusa, Antonino Bua
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Se fossi stato il genitore del ragazzo colpito avrei già presentato una querela nei confronti del portiere della Triestina Ofreddi e poi vediamo se la Lega rimane in silenzio.
A questo punto cari genitori del malcapitato ragazzino pensateci voi e denunciate questo signore, con la S rigorosamente minuscola