Silvio Baldini, allenatore del Palermo, è intervenuto nella consueta conferenza stampa post-partita del match contro la FeralpiSalò. La sfida era valida per la semifinale di andata dei play-off di Serie C, e si è tenuta sul campo del ‘Lino Turina’ di Salò. L’incontro è terminato sul risultato di 0-3, ma è tutto rimandato a domenica 29 maggio per capire chi staccherà il pass per la finale. Mancano dunque ancora altri 90′ per decidere chi l’avrà spuntata tra Palermo e FeralpiSalò. Di seguito riportiamo le parole del mister rosanero al termine della partita.
LE DICHIARAZIONI DI BALDINI DOPO FERALPISALÒ-PALERMO
“Cosa ci insegna questa partita? L’errore più grosso da commettere è pensare di avercela fatta. Sappiamo che c’è un’altra partita. I ragazzi si sono applicati e hanno fatto una grande prestazione: la stessa cosa deve accadere al ‘Barbera’ davanti al 35mila persone. Bisogna stare concentrati. Non possiamo gestire niente, perché se poi ci va bene per caso la finale la perdiamo. Noi dobbiamo vincere questo torneo, e per farlo bisogna fare come stasera, ossia scendere in campo con fame e intensità”.
Baldini elogia Massolo e insiste sull’atteggiamento della sua squadra, forse troppo passivo nel secondo tempo: “Se non hai la maturità di capire cosa sta accadendo allora rischi. All’inizio della ripresa è bastata una punta di attenzione in meno e abbiamo subito il rigore. Massolo mi ha dimostrato ancora quanto è forte, perché ha fatto una parata difficilissima“.
“Questa squadra gioca così perché tiene la maglia rosanero. Questa magia viene dal pubblico. Senza quei 35mila tifosi non ci sarebbe tutto questo: ci hanno fatto capire che nonostante i nostri errori ci vogliono bene lo stesso. Ad esempio ho sentito che i tifosi avversari hanno smesso di incitare dopo il nostro secondo gol: ecco la differenza che non vedo da nessun’altra parte, qui c’è una fede che spinge. Quando settimana scorsa ho visto bambini, anziani e donne ballare allora ho capito che posso morire ma non mi posso arrendere. Non possiamo tradire questa gente. Non è il mio Palermo ma quello dei palermitani”.
“Ho visto la Nazionale con tutto lo stadio pieno e ho detto ai miei ragazzi: se voi ci credete possiamo avere anche noi tutto questo. La gente ti perdona se sbagli un gol o un passaggio, ma solo se dai tutto. Oggi abbiamo gioito negli spogliatoi, ma abbiamo detto di non aver fatto niente. Domenica è un’altra finale. La gente ci ama perché il nostro impegno va oltre il risultato”
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