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Baldini: “Non dobbiamo cullarci. Accardi e Floriano partono dalla panchina”

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Alla vigilia del match tra Palermo e FeralpiSalò, valevole per le semifinali di ritorno dei play-off di Serie C, il tecnico rosanero Silvio Baldini è intervenuto in conferenza stampa per analizzare la sfida in scena domani sera alle 20:30, allo stadio Renzo Barbera. Il tecnico toscano si è soffermato in particolare sulle possibili strategie e le manovre da adottare per sfruttare al meglio il grande vantaggio conquistato nella gara di andata.

Le dichiarazioni di Baldini

“Accardi e Floriano verranno in panchina ma cerchiamo di gestirli vista anche la partita di andata. Siamo fiduciosi di recuperarli e di non averne bisogno domani sera. Sappiamo che per il prosieguo di questo torneo sono importanti. Soleri? Sto valutando se metterlo domani o farlo comunque entrare a gara in corso. Devo ponderare il più possibile analizzando i dati che dice il campo, dove possiamo migliorare se gioca uno o l’altro. Ci sono anche da considerare le caratteristiche degli avversari”.

“Anche l’altra sera avevamo un giorno in meno di recupero e giocatori che avevano speso tanto, eppure abbiamo fatto una prestazione maiuscola. Questo è un torneo, non un campionato e ormai siamo agli sgoccioli. La forza interiore che viene fuori sapendo che sei quasi alla fine non ti fa sentire la stanchezza. Anche perché i ragazzi si curano, stanno attenti al dormire e al mangiare, cose che durante il campionato magari non ci pensano perché non si vede il traguardo. Ora nessuno lo fa, dunque i tempi di recupero si sono abbreviati. Quindi un giocatore pensa di rinunciare a qualsiasi cosa pur di esaudire il proprio sogno. Poi ovviamente se c’è qualcuno che va più piano o più forte decido chi far giocare. Per le diffide mi muoverò come a Bari: se la partita si mette in maniera che per loro diventa impossibile raggiungerci, allora farò in modo di evitare ammonizioni banali”.

“Quello che fa la FeralpiSalò non lo so dire, perché loro possono presentarsi qua con qualsiasi modulo o spirito. A me interessa che noi siamo pronti ad affrontare la gara senza cullarci, ma metterci la faccia anche davanti alle persone che vengono a vedere il proprio Palermo. Noi puntiamo su queste cose, poi la partita dell’altra sera non può cambiare in maniera repentina sapendo che ci siamo allenati nel migliore dei modi. Sarà una partita equilibrata, ognuna si giocherà le proprie chance”.

“Non mi sono mai posto il dubbio di guardare se gli altri dicono che siamo la mina vagante o la squadra da battere: io mi sono posto degli obiettivi precisi. Cosa potevo fare per migliorare la squadra? Il lavoro. Se io riesco a dare ai miei giocatori uno strumento per farli esprimere al meglio ovviamente fai capire loro che quello che fanno è importante per la loro crescita. C’è chi ti dà per morto, c’è chi dice che al 90% passiamo noi perché magari ti vuole eliminato. Sono tutte cose che leggo scorrendo sul cellulare o sui giornali. Queste cose però cerco di non farle arrivare ai giocatori, ma anzi vado a leggere pensieri di persone che hanno fatto la storia per straniarmi da cose che mi possano distogliere dall’obiettivo”.

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