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Palermo, Foschi: “Legame più stretto che con il Padova. City Group…”

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L’ex ds Foschi: “Gara bellissima Ma ho i colori rosanero nel cuore e Silvio sa diventare inarrestabile”

“Oddo l’ho avuto come giocatore a Verona. È bravo Ma stavolta è dura”
“All’Euganeo prevedo battaglia. Ma al Barbera sarà un finimondo
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Paolo Vannini ospita una lunga intervista all’ex direttore sportivo del Palermo e del Padova Rino Foschi, che naturalmente vivrà con grossa emozione la finale di domenica tra le sue due vecchie compagini.
Fu proprio il dirigente di Cesena a portare Silvio Baldini in rosanero nella stagione 2003/2004: “Era l’allenatore del momento e Zamparini ambiva alla promozione. Il contratto inizialmente prevedeva 800mila euro di stipendio, poi il patron parlò con Baldini e addirittura decise per un aumento. I loro due caratteri, tanto forti e istintivi, portarono a dei battibecchi e alla fine il tecnico toscano fu esonerato. La Serie A arrivòcomunque. So che adesso Silvio parla del fatto che il destino gli dovrebbe una vittoria. Io sono scaramantico, sebbene ottimista, e non lo dico. Di certo sarebbe giusto. Di certo se Baldini ha il gruppo diventa inarrestabile, perché sa guidare una squadra alla perfezione. Già lo contattai al momento dell’ingaggio, gli dissi che ce la poteva fare solo qualora avesse mantenuto la serenità. D’altronde se mischi la sua passione e quella dei palermitani viene fuori sicuramente qualcosa di buono”.
Successivamente un pensiero sul Padova: “Loro puntavano alla promozione diretta, non ce l’hanno fatta ma hanno un gruppo molto forte. Sanno anche che devono dare il meglio domenica, perché al ‘Barbera’ sarà dura. Conosco Oddo, il loro mister, avendolo avuto a Verona: sa come si affrontano play-off. Se dovessi fare un pronostico direi che all’andata il punteggio sarà di misura, per poi decidere tutto davanti al pubblico di Palermo. Ma a quel punto sarà il finimondo. Avrei dovuto vedere la sfida dell’Euganeo perché ho ricevuto l’invito da parte del direttore biancoscudato: ho declinato perché ho un legame più stretto con i rosanero”.
Interrogato sugli ultimi ricordi che lo riportano al club di Viale del Fante, Foschi ha risposto così: “Per questa società ho fatto di tutto. Da presidente nell’ultima stagione stavo andando in A, ma la penalizzazione per le vicende di Zamparini mi mise i bastoni tra le ruote. Avrei ottenuto la seconda promozione in questa città. I nuovi proprietari poi mi licenziarono è arrivò la radiazione: a quel punto non mi ripresi più. Tra l’altro decisi di cacciare Stellone proprio dopo un pari contro il Padova: se avessimo vinto avremmo avuto praticamente la Serie A in tasca. Decisi di chiamare Delio Rossi in maniera istintiva”.
Infine, un passaggio su Dario Mirri: “Lo conosco perché mi aiutò a salvare il club quando stavamo per ricevere altri punti di penalizzazione. Adesso ha fatto un lavoro egregio insieme ai dirigenti: basti pensare a Brunori, una vera furia. Ammetto di provare un po’ di invidia a vedere quei 35mila sugli spalti, li avrei voluti vedere io. City Group? Non voglio dire nulla se non è ancora fatta, di certo porterebbero benefici. Sul mio futuro posso dire solo che ho rifiutato una squadra di B che mi ha contattato di recente: ho una certa età”.

 

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