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Ma non è la stessa cosa

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Palermo – Ma non è la stessa cosa

Grande entusiasmo, grande euforia e da tutte le parti analogie con quelle settimane che precedettero il famoso 29 maggio 2004, la gara fra Palermo e Triestina che poteva sancire la promozione matematica dei rosanero in serie A dopo decenni di assenza. Anche allora, come adesso, strade imbandierate, balconi che espongono bandiere rosanero, bancarelle rosanero in diversi angoli della città, ed un popolo rosanero in attesa spasmodica dell’evento.

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Insomma grande entusiasmo allora come adesso, ma non è la stessa cosa. Oggi è decisamente peggio. Perchè? Perchè Palermo-Triestina era la terz’ultima di campionato ed i rosanero avevano dunque 3 partite a disposizione per la promozione: poi c’era la trasferta a Livorno e l’ultima in casa col Bari. Insomma tanti altri appelli. Oggi no. Oggi non ci saranno più appelli. O dentro o fuori. Oggi la situazione è molto più delicata: c’è più ansia, più tensione, più incertezza.

 

Nel 2004 era solo una festa annunciata, si trattava solo di vedere se da farsi il 29 maggio o la settimana successiva. Ma comunque sarebbe stata festa. Oggi no, la festa è sicura al 50%, perchè è calcio, perchè è sport e può succedere di tutto. Ecco perchè è importante che la squadra venga solo sfiorata da tanto entusiasmo, che ne resti fuori e resti invece concentratissima sul pezzo. Perchè l’eventuale promozione in B potrebbe essere l’inizio di un bellissimo periodo. Oltre che una magnifica sorpresa…

 

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